sabato, 3 marzo 2007

Con il nuovo Blender 2.43 finalmente è possibile usare anche i caratteri accentati

L'uscita della nuova versione 2.43 di Blender ha portato grandi novità in tutti gli ambiti, e anche qualche miglioramento in aree meno spettacolari, ma non per questo menu utili. Per esempio per noi utenti non di lingua inglese è sempre stato un problema poter scrivere i caratteri con gli accenti. Se negli oggetti testo c'è sempre stato il trucco dei tasti ALT+BACKSPACE+accento, nella finestra del text editor, fino alla versione 2.42, non c'era verso di scrivere " perché ". Ci si doveva accontentare di scrivere " perche' ".
Ebbene ho appena scoperto che magicamente con la versione 2.43 i caratteri accentati presenti sulla tastiera svizzera sono ora digitabili tranquillamente. Gli unici caratteri non ancora scrivibili sono quelli composti da più tasti come ad esempio la u accentata. Normalmente la si scrive con la sequenza u+SHIFT+`. Nella finestra del text editor non c'è verso di farlo, quindi dovremo continuare in questi casi a scrivere piu' invece di più.

Se non altro un miglioramento verso le lingue con gli accenti, che sono senza dubbio la maggioranza, è stato fatto. L'inglese è privo di accenti, ma secondo me è più l'eccezione che la regola.

I miei raccoglitori di notizie online

In inglese sono chiamati online news feeds e sono dei links che appaiono sui siti, sui blogs, ecc., che permettono di essere sempre aggiornati sulle modifiche avvenute sui siti stessi. Di conseguenza se un sito è di notizie come un giornale, verranno raccolte notizie, se è un blog, verranno raccolti i post creati dal proprietario, ecc.
Gironzolando in rete si scopre che sempre più spesso la vera nuova notizia parte da un punto e poi si diffonde ripetuta, rielaborata, reintepretata su una miriade di altri siti.
Personalmente, per quanto possibile, non vorrei contribuire a ridiffondere sempre le stesse cose centinaia di volte, ma preferisco avere una raccolta di fonti che mi permetta di tenermi aggiornato senza a mia volta creare materiale duplicato. Se anche altri come me usassero lo stesso metodo, forse avremmo meno materiale in rete, come quantità, ma più esclusività e qualità.
Resta valido ovviamente il principio che se nella propria raccolta di fonti non si trova una notizia che invece noi conosciamo, è nostro dovere diffonderla sui rispettivi blog.
Ecco quindi che pubblico qui la mia raccolta di fonti.

Fonti Liferea

Si tratta dell'estrazione da Liferea che io uso come lettore di notizie. Invito chiunque la pensi come me, e sia interessato, a valutare la mia lista ed eventualmente ad aggiungere sue fonti che ritiene interessanti in modo da arrivare ad avere una lista di fonti ideale, utile e priva di inutili doppioni.

Forza e debolezza del mondo Free Open source

Secondo me il punto di forza del mondo Free Open Source è allo stesso tempo anche il suo punto debole.
Mi spiego.

La forza del nostro mondo sta nella possibilità da parte di chiunque di partecipare a progetti esistenti o di lanciarne di nuovi. E il tutto secondo le conoscenze e l'esperienza di ognuno. Sia il principiante che il super esperto riescono a contribuire secondo le proprie forze. Tanto o poco non conta. Gli aiuti di tutti sono rispettati e benvenuti, ed è la massa alla fine che permette di fare la differenza. In un progetto di successo si è così in tanti a partecipare che i risultati arrivano sicuramente.

Fin qui tutto bene.

La parte meno buona però è vicina, praticamente la stessa di quella buona. È proprio l'esuberanza degli innumerevoli sviluppatori sparsi in tutto il mondo che a volte sfocia in una vera dispersione di energia. Può succedere che due progetti con finalità simili o addirittura identiche vivano parallelamente solo perché le scelte di un gruppo non rispecchiano pienamente i desideri o i gusti di un altro. Il risultato è che si arriva ad avere due o più prodotti simili, con punti di forza e debolezze equamente distribuiti, fra i quali l'utente finale non riesce a scegliere. E se poi sceglie quello perdente?
Meglio sarebbe, secondo me, riuscire il più possibile a smussare gli attriti che a volte impediscono ai diversi gruppi di collaborare, e così riuscire a lavorare assieme su un unico progetto forte. Alcuni esempi?

- Tracker, Beagle, ecc.
- OpenOffice, Koffice, Gnumeric, Abiword, ecc.
- Epiphany, Galeon, Firefox, ecc.
- Compiz, Beryl
- gestione audio OSS, ALSA, ESD, PulseAudio, Jack, ecc.

Lo so, mi direte che un altro punto di forza del nostro mondo sta nella diversità, nella possibilità di scelta. È vero. Anch'io lo sostengo, ma tutto ha un limite. Passi per i Desktop Environment come Gnome, KDE, e gli altri, dove si cerca di assecondare i gusti grafici degli utenti. Qui capisco che più progetti forti sono giustificati. Ma non per quanto riguarda gli esempi che ho fatto. Qui si tratta di strumenti fondamentali per la crescita della nostra piattaforma. Non è il caso, per esempio, di disperdere preziose energie a costruire differenti suite per ufficio. Sono progetti complessi per loro natura e sarebbe utile l'aiuto di tutti. Invece cosa succede? Abbiamo la scelta fra OpenOffice, Koffice, Gnumeric, Abiword, e quant'altri. Tutti lì a reinventare la ruota per conto proprio invece di concentrare le forze e vincere una volta per tutte l'egemonia di quel mostro che è diventato Microsoft Office.

Io la penso così. Spero che a lungo andare il "mercato" stabilisca da solo il progetto dominante, nel senso che gli utenti prima o poi faranno le loro scelte e ci sarà sempre un progetto preferito rispetto agli altri. A questo punto sarà possibile che finalmente le forze si concentrino accelerando ancora di più il miglioramento del progetto vincente.