sabato, 25 ottobre 2003

da Windows a Linux: la conversione - 1

Sono un utilizzatore di PC da quando avevano solo gli schermi a fosfori verdi, da quando avevano solo due floppy da 5 1/4 come dischi, e da quando c'era solo MS-DOS come sistema operativo. Il mio primo PC serio è stato un NCR (vedi questo link storico). Sono passato attraverso quasi tutte le versioni di Windows (2.0, 3.11, 95, 2000, NT, XP).

Ecco qua un paio di schermate di Windows 2.03 del 1987, tanto per dare l'idea:











E ora? Vi chiederete perché uno come me talmente abituato ad usare Windows, che tutto sommato è soddisfatto di quello che riesce a fare, si mette in testa di cambiare vita. Si tratta essenzialmente di curiosità per qualcosa di diverso, e di rapporto costi benefici. Sono proprio stufo di pagare per gli aggiornamenti di Office, quando non uso mai Powerpoint, e uso poco Excel e Access. L'unico prodotto che uso un po' più regolarmente, oltre ad Outlook, è Word, ma pagare tutti quei soldi per così poco utilizzo...
Stesso discorso vale per i ritocchi fotografici. Sono stufo di tenermi aggiornato con un prodotto eccezionale per professionisti come Adobe Photoshop, ma sfruttato in minima parte da un hobbista come me. Così, sentine parlare un giorno, sentine parlare un altro, ho iniziato ad installare software open source e free. Grandi funzionalità anche qui, poco sfruttate anche qui, ma perlomeno non devo pagare un centesimo.
Si dice che l’appetito vien mangiando. Ebbene non nascondo che dopo essere riuscito ad abbandonare Microsoft Office mi è venuta voglia di verificare se addirittura non sia possibile abbandonare anche il sistema operativo Microsoft Windows. Qui il discorso è più delicato, decisamente più delicato, perché a priori non conosco in quale proporzione i software programmati per Windows esistano in corrispondenza anche per Linux. Ho in dotazione parecchi programmi irrinunciabili, o che considero tali oggi, come:
  • Mobipassword
  • FinePrint e FinePrint PDF
  • Adobe Photoshop
  • Vegas video editing e Vegas DVD Architect
  • WinMorph
  • Symantec Antivirus
  • Cute Site Builder
e altri ancora ai quali per motivi specifici potrei difficilmente rinunciare, per non dire che sarebbe impossibile. Purtroppo la sensazione è che oggi ancora troppi sviluppatori e industrie del software puntino su MS Windows esclusivamente, e solo raramente creano versioni per Linux e/o Mac.
Per Mac poi il discorso è diverso perché parecchio software viene rilasciato dalla Apple che supplisce nei vari ambiti a quello di Windows. A prima vista volendo abbandonare MS Windows sarebbe facile passare ad un Mac, ma qualcosa mi trattiene...

Comunque, parlando di open source, una piccola analisi su Linux costa decisamente poco, se non il tempo che occorre investire. Alla fine si vedrà cosa converrà fare. Dopo una prima esplorazione del sito della SuSe e dopo aver scaricato l'immagine ISO di un CD con una versione minima di demo di Linux 9.0, ho deciso di acquistare il pacchetto Linux 9.0 Professional. Solo "rassegnandomi" ad un acquisto infatti posso provare le potenzialità di questo sistema operativo per me nuovo, e la distribuzione di SuSe è quella più immediatamente disponibile: basta recarsi in negozio e comperare la ben nota scatola verde.

Se non altro una prima cosa l'ho imparata del mondo open source: che open source non significa automaticamente gratuito. Open source e free sono due concetti diversi. Bene, è solo una constatazione, non una delusione. Se voglio il software free me lo devo cercare. Giusto saperlo.