sabato, 19 marzo 2011

Proviamo anche YouTube, va

Uau, questo blog è ricoperto da una montagna di polvere! Per forza, è una vita che non lo apro per metterci qualcosa. Probabilmente è perché non c'è molto da dire ultimamente. Non mi si fraintenda: sto parlando solo del mio blog e dei suoi argomenti prettamente tecnici, e non di ciò che succede nel mondo. Altrimenti qualcosina ci sarebbe da dire eccome ...

Qualcuno potrebbe obiettare che se solo ne avessi voglia anche nel nostro mondo open source negli ultimi tempi sono successe delle cose su cui discutere. Lo so anch'io, ma parlare di pulsanti delle finestre a destra o sinistra, parlare di interfacce desktop più o meno riuscite, disquisire sui litigi più o meno pubblici fra Canonical e Gnome, mi sembra una perdita di tempo. Perché? Perché ne parlano già troppo gli altri, spesso a sproposito, e poi perché non mi interessa molto discutere e polemizzare. Preferisco aspettare, provare, e poi scegliere secondo le mie esigenze e i miei gusti come si è sempre fatto nel nostro mondo. Che i tempi per un cambiamento fossero maturi lo si era già capito con la nascita di KDE4 che ha stravolto la faccia del precedente KDE 3.x. Poi sono arrivati i telefonini intelligenti (smartphone) ad abituare la gente alle interfacce uomo-macchina così immediate perché usate con le dita delle mani. E allora era, a mio giudizio, inevitabile che si tentasse di portare la stessa immediatezza anche sui PC.
Ecco nascere varie proposte: i tablet, come ibridi fra un cellulare troppo grande e un PC troppo piccolo, sui quali installare la stessa interfaccia dei telefoni. Poi ecco arrivare le interfacce per i PC veri e propri che tentano disperatamente di uniformarsi alle interfacce dei telefoni. L'obiettivo finale pare essere quello di facilitare l'uso della tecnologia perché alla fine tutti i tipi di apparecchi avranno un'interfaccia simile, eliminando o abbassando i tempi di apprendimento per l'utilizzatore. Insomma, una volta imparato ad usare un apparecchio, ci si ritrova a casa anche su un tablet, un netbook, o un PC.
Chi riuscirà ad incarnare meglio questa filosofia? Gnome Shell? Ubuntu Unity? Altre proposte che al momento non vedo? 
Pare che Apple stia già andando in questa direzione, e Microsoft probabilmente vorrà cavalcare anche lei questa nuova "onda" modareccia del desktop. Il nostro mondo open source ancora una volta dimostra di essere all'avanguardia. In questo ambito non è secondo a nessuno, ma purtroppo ancora una volta è parzialmente frenato dalla frammentazione della comunità. Quello che è la nostra forza, cioè il proliferare di idee per poi lasciare sopravvivere solo le migliori, è anche la nostra palla al piede. Le buone idee e i progetti interessanti sono sempre accompagnati anche dalle polemiche: la nostra idea è la migliore, no è la nostra, voi non ci ascoltate, no siete voi che ci avete esclusi, ecc., ecc.

Come ho detto all'inizio a me interessano poco le polemiche, quindi resto a guardare l'evolversi della situazione. Nel frattempo sono riuscito a provare Unity in una Virtualbox, mentre Gnome Shell no perché una volta installato il nuovo Gnome diventa lentissimo e non riesco ad installare gli add-ons per ottenere l'accelerazione 3D. Pazienza, per fortuna che c'è il fido YouTube con diversi filmati sul nuovo gnome così che possa farmene un'idea. Ed è proprio il fatto che YouTube è diventata una fonte sempre più completa di informazioni, spiegazioni, corsi, presentazioni, e quant'altro che ho deciso di aprire un canale tutto mio. Si tratta di una cosa modesta come questo blog naturalmente, ma mi è servito per fare anche questa esperienza in rete. L'indirizzo è il seguente: il mio canale YouTube. Il mio obiettivo è quello di pubblicare dei video tutorial utili a chi sta usando Ubuntu e software open source in generale. Non so con quale frequenza potrò pubblicare del materiale, ma, sulla falsariga di questo blog, appena trovo qualcosa che reputo interessante, mi prenderò l'impegno di creare il filmato relativo. Penso possa far piacere una risorsa in più in lingua italiana, visto che esistono già tonnellate di filmati in lingua inglese. Al momento non c'è molta roba, e qualcosa da creare nel prossimo futuro l'ho già nelle mie note, quindi stiamo a vedere come si evolve la cosa.

lunedì, 7 marzo 2011

L'origine della specie

NOTA: questo post è in continuo aggiornamento man mano che appaiono i nomi delle nuove versioni di Ubuntu.



L'evoluzione nel mondo dell'informatica non è come quella sulla nostra buona vecchia Terra. È molto più veloce e altrettanto implacabile con le specie che non si sanno adattare (vedi Microsoft...). Nello smisurato ramo evolutivo delle specie di Pinguino vediamo nascere e morire ogni giorno numerose distribuzioni. C'è chi ce la fa, chi è fagocitato, chi proprio non ce la fa.
Tornando per un attimo alla nostra amata Terra










il successo spettacolare avuto, finora, dalla nostra specie Homo Sapiens Sapiens (quale presunzione e supponenza ad autodefinirci due volte sapiens visto come va il mondo ...), non è paragonabile a nessun altro. Nessun'altra specie si è evoluta come la nostra, e nessun'altra specie ha avuto di conseguenza un impatto così grande sul pianeta.

Ma torniamo ai Pinguini.