lunedì, 11 dicembre 2006

Collezione di scripts Nautilus tradotta in italiano

Nel mio precedente post: Scripts Nautilus per lavori su immagini avevo presentato la traduzione italiana di due degli scripts originali in spagnolo scaricabili dal sito dell'autore qui:
http://www.javielinux.com/programacion_nautilus.php

Ebbene, pare che questo piccolo inizio abbia avuto un discreto successo, tanto che mi è stato chiesto da più parti se non avessi intenzione di tradurre tutta la collezione di scripts di javielinux.
Ho risposto che magari con un aiuto da parte di qualcuno avrei anche potuto affrontare il compito ed ecco che il miracolo del mondo open source si è nuovamente avverato (d'altra parte Natale si avvicina ...).
In poco tempo ho trovato un valido aiuto con il quale ho condiviso il lavoro di traduzione, ed ora orgogliosamente posso mettere a disposizione l'intera collezione di scripts tradotti in italiano!
La forza del nostro mondo aperto sta proprio qui: in rete si parla, si scrive, si commenta, e si trovano alleati nelle più svariate attività con l'unica finalità di aggiungere un ulteriore mattone alla nostra casa: un desktop Linux sempre più completo, competitivo e confortevole.
In questo caso il mio alleato, che ringrazio di cuore in questa sede, è stato Freedreamer (il link rimanda al suo blog), che si è gentilmente offerto di tradurre metà degli scripts.

Per scaricare l'archivio compresso che contiene tutti gli scripts usate questo link: SCRIPTS_ITA

Vi rammento di rendere eseguibili tutti gli scripts ad eccezione di Process.py perché questo file serve solo agli altri script, ma non serve a niente da solo. Se lo si rende eseguibile apparirà anche lui nell'elenco degli scripts disponibili e non è bello.

sabato, 9 dicembre 2006

Situazione del video editing in Linux

A scadenze regolari riaffiora questo "scottante" argomento. Purtroppo l'ambiente Linux tutt'oggi non è in grado di competere con altri sistemi operativi (Mac, Windows), per i quali esistono centinaia e centinaia di strumenti software di tutti i livelli. Per l'ambiente Windows ad esempio si possono trovare software con funzionalità di base in una qualsiasi rivista con allegato un CD in omaggio. Con Linux invece chi vuole elaborare, anche solo un pochino, i video delle proprie vacanze, non ha quasi nessuna possibilità con un minimo di comfort.
Dico quasi nessuna perché in realtà dei prodotti esistono, ma:
  • sono male o poco funzionanti
  • sono estremamente limitati nella gestione dei vari formati video e audio più diffusi
  • sono dei tools da linea di comando improponibili all'utente comune
  • eseguono bene un'attività (per es. Kino nell'importazione dalle videocamere), ma poi sono carenti in effetti e possibilità di elaborazione
  • hanno un'interfaccia grafica decisamente poco gradevole (per es. cinelerra)
  • una volta ottenuto un filmato decente, il prossimo passo, creare un DVD con menu, è quasi altrettanto difficile.
  • non c'è una famiglia di prodotti integrati che permetta ad un utente comune di partire dal materiale grezzo, editarlo, combinarlo con una colonna sonora, esportarlo su DVD.
  • non si possono gestire i sottotitoli o stream audio multilingue in modo semplice e pratico.
Insomma, chi sostiene che il video editing in Linux sia già possibile oggi, pretende che un utente si installi una miriade di librerie e tool da linea di comando. Poi se va bene si installi anche tutte le possibili interfacce grafiche ai tool da linea di comando, e infine provi un'infinità di strumenti più o meno validi per crearsi un DVD.
Decisamente se facciamo un giro d'orizzonte negli altri ambienti (iMovie, Final Cut, Vegas, Adobe Premiere, ecc.), vediamo che è tutto un altro mondo.

Ciò che esiste oggi, come software open source, per il nostro amato pinguino è quanto segue. A voi il giudizio sulla qualità e sulle possibilità attuali di questi strumenti. Qui sotto elenco i links a prodotti che perlomeno hanno già un'interfaccia grafica.

VIDEO EDITING
LiVES
http://lives.sourceforge.net/index.php?do=screenshots&PHPSESSID=eb0e44443627152a5d15525267fa2a03

Jahshaka
http://www.jahshaka.org/index.php?option=com_content&task=blogcategory&id=1&Itemid=46

Diva
http://www.diva-project.org/wiki

ZS4
http://www.zs4.net/

Kino
http://www.kinodv.org/

PiTiVi
http://wiki.pitivi.org/wiki/Main_Page

Cinelerra
http://cvs.cinelerra.org/

Blender - FFMPEG
http://www.blender.org/cms/Home.2.0.html

Avidemux
http://fixounet.free.fr/avidemux/index.html



DVD MAKER

DVD styler
http://www.dvdstyler.de/

Varsha
http://varsha.sourceforge.net/#Requirements

Q-DVD
http://qdvdauthor.sourceforge.net/



A mio giudizio lo strumento di video editing con più potenzialità allo stato attuale è Cinelerra, e questo malgrado l'orrenda interfaccia. Subito a ruota abbiamo Blender che con la sua ultima versione 2.42 ha iniziato a fornire il collegamento con i moduli FFMPEG per una più ampia gestione di file video e audio.
Per il futuro invece vedo molto bene l'arrivo di PiTiVi, un applicativo integrato nell'ambiente Gnome e con un'interfaccia gradevole. Un altro vantaggio di PiTiVi sta nel fatto di essere basato sull'architettura GStreamer diventata ormai il punto di riferimento per la multimedialità in Linux.
Leggendo nei vari blogs e planet in giro per la rete sembra proprio che con PiTiVi finalmente si sia intrapreso un lavoro serio per colmare la lacuna. Solo così il pinguino non avrà proprio più nulla da invidiare a nessuno.

Qualcuno si potrebbe chiedere tuttavia quale sia il motivo, se esiste, che rallenta in questo modo l'arrivo di un prodotto finito veramente utilizzabile. In fin dei conti in tutti gli altri campi (ufficio, fotografia, banche dati, grafica, musica, internet, ecc., ecc.), Linux è all'altezza di qualunque concorrente. Anzi, uno dei problemi più criticati di KDE è proprio l'offerta troppo estesa di differenti software che svolgono lo stesso compito.
Insomma in tutti i campi di utilizzo di Linux c'è addirittura sovrabbondanza di produzione da parte della miriade di sviluppatori di qualità sparsi nel mondo, ma per il video editing e compositing il nulla. Perché?
Metto qui un link ad un post in un altro blog che può dare bene l'idea del perché si abbiano così tante difficoltà nel mettere in cantiere uno strumento valido, e anche della frustrazione che serpeggia in rete fra gli amanti dell'open source che vedono descritte tante promesse, tante anteprime di fantastiche interfacce, alle quali però non corrisponde mai niente di concreto.

http://blogs.gnome.org/view/uraeus/2006/12/08/0


in sostanza qui si dice che, essendo il video editing una materia nuova per l'open source, ci si trova a dover continuamente lottare contro un'infinità di bugs e problemi nelle librerie che stanno alla base di un'ipotetico applicativo di video editing. PiTiVi ne è un esempio. Ad ogni idea ed esigenza che nasce per l'editor, si deve dapprima preparare il terreno nelle librerie GStreamer. Queste librerie sono già a buon punto nella visualizzazione e nella gestione audio, ma sono ancora grezze per la parte di gestione video. Una volta aperta la strada, sarà poi più facile creare altri applicativi simili perché le fondamenta saranno già state edificate. Oggi come oggi bisogna sommare il tempo di sviluppo dell'applicativo a quello di sviluppo, correzione e completamento delle librerie di base, cioè le fondamenta.
Questo lavoro è già stato fatto anni fa per il mondo dell'audio, ed ora si assiste ad un fiorire di ottimi applicativi che approfittano delle fondamenta già pronte e quindi gli sviluppatori possono concentrarsi solo sull'interfaccia e le funzionalità.

La parola d'ordine è quindi pazienza. Lasciar fare il loro lavoro agli sviluppatori. Secondo me entro al massimo un anno potremo finalmente vedere i risultati concreti di tutto il lavoro preparatorio che si sta facendo in questo periodo.

venerdì, 8 dicembre 2006

Scripts Nautilus per lavori su immagini

Prima di tutto una doverosa premessa: i due scripts che vado a spiegare più sotto sono una revisione di due scripts che fanno parte della notevole e più ampia collezione scritta da uno sviluppatore spagnolo. Onore a lui. La collezione originale la trovate a questo link:
http://www.javielinux.com/programacion_nautilus.php

Personalmente sono venuto a conoscenza di questa serie di scripts Python-GTK2 da un post del blog pollicoke :) che leggo con interesse quasi tutti i giorni (grazie Felipe). Ho dato una lettura alla pagina dell'autore originale e ho deciso che per le mie esigenze erano due gli scripts interessanti: quello per la conversione fra formati delle immagini, e quello per ridimensionare immagini e creare le miniature. Visto che oggi come oggi Gimp non è (ancora?) in grado di eseguire lavori batch come lo fanno le azioni di PhotoShop, questi due script mi permettono di effettuare lavori di massa sulle immagini con pochissimi clic e grandi risultati.

Script che converte fra formati di immagini:
Lo script originale è in spagnolo e converte alcuni formati gestiti da ImageMagick, ma non altri. Già che ci mettevo mano ho tradotto i pochi termini spagnoli in italiano e ho ampliato le possibili combinazioni fra formati convertibili. Ho testato lo script e sulla mia macchina con Ubuntu Edgy funzionano tutte le combinazioni presenti nel pannello.
Questo è lo screenshot dello script originale:





















E questo è lo screenshot dello script da me modificato























Ho poi tradotto in italiano anche l'altro script che permette di modificare le dimensioni delle immagini e anche di crearne delle miniature (i famosi thumbnails), e il processo comune Process.py.
NOTA: ricordarsi di rendere eseguibili tutti gli scripts ad eccezione di Process.py perché questo file serve solo agli altri script, ma non serve a niente da solo. Se lo si rende eseguibile apparirà anche lui nell'elenco degli scripts disponibili e non è bello.

Per ottenere i due scripts in italiano scaricate l'archivio dal link
"Nautilus scripts per immagini" presente in questa pagina:
scaricare scripts

andate nella consueta cartella degli scripts Nautilus, cioè qui: ~/.gnome2/nautilus-scripts
e metteteci il contenuto dell'archivio compresso che avete appena scaricato. Tutto a posto. Ho visto che con l'ultimo Nautilus non c'è neanche bisogno di farlo ripartire per avere gli scripts disponibili, ma lo sono subito appena vengono piazzati nella cartella qui sopra.

Buon divertimento e buon lavoro con le vostre immagini !

martedì, 5 dicembre 2006

Fretta cattiva consigliera - parte seconda

Rieccomi a parlare della situazione di Edgy.

nel mio precedente post sul tema avevo fatto un piccolo elenco sui problemi di Edgy che sono subito balzati agli occhi. Dopo aver reinstallato tutto il sistema da zero (decisione drastica ma utile a risolvere parecchi problemi del semplice update) vediamo ora a che punto siamo:
  • lo zoom di Totem è stato aggiustato con un aggiornamento. Ora tutto è di nuovo normale
  • il problema degli audio MP4 che in Totem non si sentiva più era tutto mio e non un bug. Infatti avevo installato sul mio PC una libreria con versione troppo recente da un repository alternativo che non è ancora compatibile con l'attuale versione di Totem GStreamer. Così Totem ignorava lo stream audio. Ora tutto è a posto perché ho forzato la versione supportata da Ubuntu della libreria (libfaad2).
  • l'anterpima degli schemi delle tastiere è ancora un problema
  • l'update-manager ora funziona correttamente grazie ad una patch della traduzione italiana.
  • i memo in Evolution tuttora non si vedono nella pagina dei calendari
  • con la reinstallazione del sistema tutti i problemi dell'audio sono stati risolti
  • con la reinstallazione del sistema l'area swap funziona ora correttamente


Nel frattempo ho scoperto altri difettucci che non sono certo bloccanti, ma che ci sono e in Dapper non c'erano in così gran numero. Ho l'impressione che non essendo bloccanti questi difetti non vengano nemmeno corretti in fretta a beneficio di altri problemi più urgenti. Questione di priorità: se puoi convivere con un piccolo problema, più che altro fastidioso, allora convivici che sicuramente ci sono cose prioritarie da fare. A me sta bene così, ma comunque non rinuncio ad elencare qui quanto ho scoperto sulla mia macchina (un laptop Hp Compaq nw9440).
  • il gestore dei pacchetti Synaptic non permette di bloccare la versione di un pacchetto. Se si ha un pacchetto installato con una certa versione, ma avendo aggiunto dei repositories al di fuori di Ubuntu, si ha a disposizione una versione più recente, ecco che non è possibile bloccare il pacchetto. La conseguenza è che ad ogni accensione del PC l'update-manager segnala aggiornamenti disponibili anche se sappiamo già che non vogliamo farli
  • l'interfaccia FireWire e l'hardware Synaptics (Touchpad e PointStick) sono in conflitto. Sul mio laptop posso usare un disco esterno con interfaccia firewire, oppure usare il pointstick e il touchpad. Entrambi assieme non funziona. Ho aperto un bug in launchpad per questo (#74426)
  • il lettore di carte di memoria (memory stick, SD, MMC, SM, ecc.) viene riconosciuto come hardware, ma inserendo una scheda di memoria non viene montata come un disco (questo difetto c'era già in Dapper)
  • lo stato della batteria non viene aggiornato. È un problema ben conosciuto già presente in Dapper e per il quale qualcuno ha anche trovato e postato in launchpad il modo di aggirarlo. Si spera che presto venga risolto in modo ufficiale. Personalmente ci convivo tranquillamente e preferisco aspettare la soluzione definitiva piuttosto che applicare un accrocchio provvisorio.
  • il gestore dei menu Alacarte ha parecchi problemi. Quando si aggiunge manualmente una voce di menu, questa non viene aggiornata se non dopo un riavvio della sessione. A volte, a determinate condizioni, quando si sta aggiungendo una voce di menu, Alacarte semplicemente si inceppa ed esce in errore. Tutti problemi già conosciuti in launchpad e che in Dapper non c'erano.
  • ibernare e sospendere il PC non funziona. Questo problema si trascina da prima di Dapper, è naturalmente a conoscenza di tutti, e si spera che nel prossimo futuro possa essere definitivamente risolto. D'altra parte ho sentito dire che Windows Vista ha problemi analoghi...

Se a qualcuno interessa lo stato di funzionamento di Ubuntu con il mio modello di PC vi metto qui il link alla pagina wiki che ho aperto io e che potete aggiornare anche voi se è il caso:
https://wiki.ubuntu.com/LaptopTestingTeam/HPNW9440#preview


Leggendo questi miei due ultimi posts, qualcuno potrebbe pensare che il mio entusiasmo per Ubuntu sia diminuito o comunque in calo. Niente di più falso. Come ho già detto nel post precedente Edgy per me è una versione di transito costruita in fretta e furia per rientrare nel ritmo semestrale di rilascio. La fretta è cattiva consigliera in ogni campo, a maggior ragione in quello informatico dove è sufficiente un bit fuori posto e tutto va a rotoli. Un esempio su tutti il problema di update-manager esclusivo della versione con lingua italiana applicata. Se addirittura una traduzione può influire sul funzionamento di un software, ben facilmente si può immaginare come tutto il castello di un sistema operativo così complesso e dei software applicativi sia sempre una lotta di equilibrio fra problemi e parti ben funzionanti.
Quindi niente delusione per Edgy che tutto sommato funziona egregiamente senza nessun problema così grave da essere bloccante.
Niente delusione se pensiamo a chi sta peggio, ma mooolto peggio di noi, essendo un utente SuSe... Non voglio fare un post sul fidanzamento Novell - Microsoft perché tutti quanti l'hanno già fatto, ma visto che in passato ho pure provato SuSe, benedico quel giorno che ho deciso di scartarlo.

lunedì, 13 novembre 2006

Fretta cattiva consigliera?

Ciao a tutti,

qualche giorno dopo il 26 ottobre 2006 mi sono deciso a fare il grande passo: ho abbandonato Ubuntu Dapper con lungo supporto e ho applicato l'aggiornamento a Ubuntu Edgy.
L'ho fatto perché volevo poter installare programmi come Istanbul e Cinelerra, però devo dire che la contropartita è stata da brivido:
  • lo zoom in Totem non va più
  • in Totem non si sente più l'audio dei files mp4. Nei files video si vedono solo le immagini mute
  • l'anteprima degli schemi delle tastiere di Gnome (gnome-keyboard-properties) non va più
  • quando ci sono degli aggiornamenti da installare, l'update-manager continua solo a verificare i pacchetti, ma non installa più. Bisogna sempre accedere a Synaptic per eseguire il lavoro
  • In Evolution, nella videata dei calendari, son stati messi gli elenchi dei compiti e dei memo, ma questi ultimi non si vedono neanche a pregarli
  • l'audio che funzionava egregiamente in Dapper, con Edgy ha avuto dei grossi problemi. Ci ho dovuto dare dentro di forum per trovare come riaggiustare i vari file di configurazione alsa, esd, ecc.
  • il cambio del sistema di boot ha compromesso l'attivazione automatica dell'area di swap. Anche in questo caso ho dovuto spulciare i report dei bug per trovare delle possibili soluzioni.
ne avete abbastanza? Che dire?

Senza dubbio, come scritto anche sul sito di Ubuntu, Edgy non è consigliabile per un ambiente produttivo. Se si hanno dei server è meglio, anzi obbligatorio, rimanere su Dapper. Per chi come me usa il suo PC per scopi puramente privati, allora il rischio è conosciuto e si può decidere se correrlo o meno.
Io ho salvato i miei dati e mi sono deciso a fare il passo. Non è stato indolore, ma alla fine i miglioramenti ci sono. Parlando solo di Synaptic possiamo citare la nuova funzionalità che permette di disinstallare un pacchetto e automaticamente vengono segnalati anche tutti quelli che sono stati installati assieme a lui. Questo favorisce la pulizia della propria installazione. Niente di inutile ormai rimane installato. Sempre per Synaptic vi è da segnalare anche un'altra caratteristica che permette di lasciare pendenti gli aggiornamenti di pacchetti che hanno delle pendenze irrisolte senza per questo vedersi tutte le volte l'icona di aggiornamenti disponibili. Nelle versioni precedenti invece si era costretti a bloccare un pacchetto ad una certa versione.
Insomma Edgy è stata costruita in fretta perché il ritardo di Dapper ha concesso meno tempo del solito per prepararla. La fretta la si nota tutta nell'elenco dei problemi elencati sopra. Edgy è una distribuzione di pura transizione: andate a leggere gli obiettivi e i propositi per la prossima Feisty e ve ne renderete conto. Se Feisty mantiene tutte le promesse scritte sarà una vera bomba. Una manna per chi come me usa i laptop, una manna per chi come me usa, o vorrebbe usare, applicazioni multimediali per audio e video.
Staremo a vedere.

lunedì, 23 ottobre 2006

È disponibile la prerelease del nuovo Adobe Flash Player 9

Finalmente ragazzi! Era proprio ora che qualcosa succedesse.
È da un po' di tempo che noi fan del pinguino abbiamo iniziato ad incontrare siti in Internet che richiedono al minimo il player nella versione 8. Noi purtroppo siamo rimasti alla 7.6 perché, per la piattaforma Linux, Adobe ha deciso di saltare la versione 8 a piedi pari e andare direttamente alla nuovissima versione 9. Addirittura ad un certo punto si dubitava della volontà di Adobe di portare avanti il progetto per Linux dopo l'acquisizione di Macromedia.
Per fortuna però tutto è bene ciò che finisce bene ed ecco che iniziano ad essere scaricabili le prime versioni pronte all'uso del plugin e del player stand alone. Io ho già installato il plugin e ho anche provato il player e devo dire che pur essendo allo stadio di prerelease è già molto stabile e soddisfaciente.
Per scaricare le versioni dei vari sistemi operativi, fra cui ovvio anche Linux, bisogna andare a questo link:

http://labs.adobe.com/downloads/flashplayer9.html


e scaricare quello che interessa. È già tutto compilato e pronto all'uso. Per quanto riguarda il plugin che funzionerà in Epiphany, o Firefox, basta sostituire l'attuale libreria con quella nuova che ha lo stesso nome. Nel mio sistema Ubuntu Dapper la libreria è archiviata in questa cartella:

/usr/lib/flashplugin-nonfree

visto che la versione 9 non è ancora ufficialmente rilasciata ho preferito salvare momentaneamente la libreria della versione attuale 7.6 rinominandola e lasciandola lì assieme all'altra. Per testare il gioiello nuovo di pacca basta uscire da Epiphany e riavviarlo per fargli riconoscere il cambiamento di plugin. Un sito che richiede il player al minino della versione 8 è ad esempio questo:

http://www.nike.com/nikeair/europe/nike.html?connectionType=hi&lang=it


potete provare anche voi ad accedere e godere delle novità. Quella che balza subito all'occhio, anzi all'orecchio, è la fine dei conflitti audio fra flash e altri programmi come Totem o Rhythmbox basati su GStreamer. Infatti uno dei problemi della versione attuale del plugin flash è quello di essere muto se Totem o altro è contemporaneamente in funzione. Ebbene ora con il nuovo plugin basato su ALSA i problemi sono solo un ricordo del passato.

lunedì, 9 ottobre 2006

Le etichettine "Powered by Ubuntu" sono arrivate

Finalmente venerdì 22 settembre 2006 il mio set di 4 etichettine è arrivato. Ne ho subito incollata una sul mio laptop HP nw9440 e devo dire che come previsto sta benissimo. Molto elegante e soprattutto... significativa.
Ecco qua una foto dell'etichetta. Lo so è di pessima qualità, ma rende l'idea.

mercoledì, 27 settembre 2006

Etichettine "Powered by Ubuntu"

Finalmente anche dalla Svizzera ho potuto ordinare il mio set di etichettine "Powered by Ubuntu" da incollare sul PC .
Avete presente le omnipresenti etichette che vengono incollate su tutti i PC nuovi con scritto che il PC è stato costruito apposta per Windows? Si tratta di etichette tipo questa:


Ebbene qualcuno ha avuto la geniale idea di creare delle etichettine simili anche per Ubuntu, così chi come me è votato completamente alla causa può sostituire l'etichetta di Windows, ormai priva di significato, e incollare quella di Ubuntu che si presenta così:

Non è bellissima? Semplice ed elegante allo stesso tempo. Sono sicurissimo che quando ne avrò incollata una sul mio HP farà un figurone accanto a quella dell'Intel Centrino Duo e della nVIDIA.

Per ordinare il set di 4 etichette gratuito basta preparare una busta con il proprio indirizzo e metterci il francobollo. Inserire la busta in un'altra con l'indirizzo del proprio paese che si trova qui:

System 76

Spero lo facciate in molti e siate orgogliosi di mostrare con quale sistema operativo gestite il vostro PC.

lunedì, 7 agosto 2006

XGL+Compiz installato su Ubuntu Dapper e nVidia

Anch'io non ho saputo resistere e dopo aver atteso qualche mese, e dopo aver letto di colleghi disperati perché il loro PC non rispondeva più per problemi vari, ho preso coraggio e mi sono buttato nell'installazione che nel frattempo si è semplificata parecchio. Vagando fra un forum e l'altro e un blog e l'altro ho raccolto le informazioni necessarie ad installare e far funzionare il tutto in modo soddisfacente. Eccole qua senza garanzia di successo per altre situazioni.

Ad inizio agosto 2006 la procedura di installazione per il server grafico XGL e il decoratore di finestre Compiz su un PC con scheda nVidia è la seguente:
=========================================================

Premessa hardware
---------------------
avere una scheda grafica che supporti l'accelerazione 3D e averla attivata prima di iniziare questa procedura. Allo stato attuale solo i driver forniti dalle case costruttrici delle schede video abilitano l'accelerazione 3D. I driver opensource free non lo fanno ancora. Quindi il primo passo è l'installazione dei driver di fabbrica (nVidia, ATI, ecc.). Dopo l'installazione assicurarsi con il comando glxinfo che l'accelerazione 3D sia effettivamente attivata (direct rendering: Yes)


Premessa
-------------
questa procedura installa XGL/Compiz in modo che possa essere fatto partire in una sessione di login separata da quella standard Xorg. In questo modo se il proprio PC dovesse avere dei problemi sarà sempre possibile scegliere di far partire la sessione originale senza effetti grafici aggiuntivi. Ricordo che XGL è il server grafico che corrisponde al normale Xorg usato da sempre, mentre Compiz è il decoratore delle finestre (bordi, pulsanti, ombre, ecc.) che corrisponde al normale "gnome-window-decorator" usato finora.


Adesso partiamo con l'installazione vera e propria

modifiche al file /etc/X11/xorg.conf
------------------------------------------------
cercare la [Section "Module"] e commentare i seguenti moduli se sono presenti
# Load "dri"
# Load "GLcore"

assicurarsi che il seguente modulo invece sia presente e caricato
Load "glx"

cercare la [Section "Device"] e aggiungere le seguenti due opzioni
Option "RenderAccel" "true"
Option "AllowGLXWithComposite" "true"

cercare la [Section "Screen"] e accertarsi che la voce seguente sia impostata con la profondità dei colori a 24
DefaultDepth 24

salvare xorg.conf e passare ad installare i pacchetti necessari a XGL/Compiz


Installazione pacchetti necessari
------------------------------------------
1) aprire Sistema/Amministrazione/Preferenze software e aggiungere i 4 repository necessari:
deb http://xgl.compiz.info/ dapper main
deb http://www.beerorkid.com/compiz/ dapper main

deb http://ubuntu.compiz.net/ dapper main
deb http://media.blutkind.org/xgl/ dapper main

appena verrà aggiornato l'elenco dei pacchetti verrà visualizzato un dialogo con un warning che avvisa che i repository appena aggiunti sono accessibili specificando una chiave di autenticazione. La chiave da usare è visualizzata nel warning. Prendere nota della chiave e usare i comandi seguenti per aggiungerla in synaptic:

gpg --keyserver wwwkeys.eu.pgp.net --recv-keys qui mettere la chiave
gpg --export -a qui mettere la chiave | sudo apt-key add -

2) una volta aggiornato l'elenco dei pacchetti l'update manager visualizza l'icona di aggiornamenti disponibili. Nel mio caso sono stati 15. Dare l'ok per effettuare gli aggiornamenti necessari a poter usare XGL/Compiz.

3) installare ora i pacchetti XGL e Compiz effettivi:
- xserver-xgl
- compiz
- compiz-gnome
- gset-compiz
- cgwd

- cgwd-themes


4) preparare lo script che serve ad avviare Compiz dopo la login.
Creare il file toggle-compiz.sh e copiarci quanto segue:

#!/bin/bash
# verifica se fra i processi attivi c'è Xgl
if ps -A | grep -e "Xgl$" > /dev/null; then
cgwd &
# per usare il decoratore delle finestre standard di Gnome attivare questa
# riga e disattivare la precedente
# gnome-window-decorator &
compiz --replace gconf &
fi

Questo script va messo in /usr/local e reso eseguibile. Entrare in Sistema/Preferenze/Sessioni e nella scheda "Avvio programmi" aggiungere /usr/local/toggle-compiz.sh.

5) preparare lo script che serve ad avviare XGL alla login.
Creare il file startxgl.sh e copiarci quanto segue:

#!/bin/bash
Xgl -fullscreen :1 -audit 0 -ac -br -accel glx:pbuffer -accel xv:fbo &
sleep 2 && DISPLAY=:1 gnome-session

Questo script va messo in /usr/local e reso eseguibile.

6) entrare nella cartella /usr/share/xsessions e creare un nuovo file desktop che verrà elencato fra le sessioni disponibili nella schermata di login. Questa nuova sessione farà partire lo script startxgl.sh.
Creare il file xgl.desktop e copiarci quanto segue:

[Desktop Entry]
Encoding=UTF-8
Name=XGl-GNOME
Name[it]=XGL-GNOME
Comment=This session logs you into XGL-GNOME
Comment[it]=Sessione di lavoro con XGL-GNOME
Exec=/usr/local/startxgl.sh
Icon=
Type=Application

7) ora tutto è pronto per accedere la prima volta con modalità XGL. Riavviare il PC e alla schermata di login cambiare sessione e scegliere la XGL-GNOME. Dopo aver inserito la password di accesso c'è un warning che avvisa che si sta cambiando sessione e se si vuole renderla predefinita. Visto che è la prima volta che si testa XGL scegliere l'opzione "solo per questa sessione" che mantiene la sessione Xorg standard come predefinita.

8) se tutto va bene ci si ritrova in un ambiente grafico decisamente più ricco e raffinato (ombre, movimenti delle finestre e dei menu, ecc.)


Aggiustamenti e impostazioni
---------------------------------------------
1) Al primo login bisogna riassegnare la giusta tastiera in gnome. Entrare in Sistema/Preferenze/Tastiera e nella scheda "Disposizioni" aggiungere nuovamente, nel mio caso, la tastiera Svizzera francese del tipo "Generica 105 tasti (Intl) PC" (o meno tasti se non si ha una tastiera completa) e renderla quella di default. Questo perché il server grafico XGL per default attiva solamente la tastiera americana e non vede ancora i default di gnome.

2) nel menu Applicazioni/Accessori si trova "Gset-Compiz" che serve ad impostare le opzioni fondamentali di Compiz (attivazione-disattivazione plugins, ecc.)

3) nel menu Sistema/Preferenze si trova "CGWD Themer" che serve a scegliere un tema e a modificarne i parametri.


siti con info interessanti
-------------------------------
https://help.ubuntu.com/community/CompositeManager/ConfiguringCompiz
http://www.compiz.net/
http://pollycoke.wordpress.com/2006/05/18/ubuntu-dapper-xgl-compiz/
https://matteolucchesi.wordpress.com/2006/07/14/6/
http://www.compiz.net/viewtopic.php?id=389 [l'how-to d'originale]


NOTE:
---------
1) usando XGL il comando glxinfo ritorna che l'accelerazione 3D della scheda grafica non è attiva, ma in realtà non è vero e questa risposta del comando è conosciuta e normale.

2) non tutte le opzioni possibili sono gestite per mezzo del tool Gset-Compiz. Per avere a disposizione tutte le opzioni usare l'Editor della configurazione gnome (gconf)


Combinazioni di tasti utili e interessanti
-----------------------------------------------------
  • CTRL+ALT+freccia sinistra/destra ==> cambia faccia del cubo
  • CTRL+ALT+tasto sinistro mouse ==> gira il cubo liberamente
  • ALT+tasto sinistro del mouse nella finestra ==> la muove, oppure se è massimizzata la riporta alla grandezza demassimizzata
  • ALT+rotella mouse nella finestra ==> regola la trasparenza
  • ALT+rotella mouse premuta nella finestra massimizzata ==> la deforma
  • ALT+tasto destro mouse ==> appare il menu "Appearance" per ulteriori regolazioni
  • Tasto WIN+rotella mouse ==> zoom del desktop [ESC annulla]
  • SHIFT+muovi finestra ==> la aggancia ai bordi del desktop o di altre finestre
  • F12 o angolo alto destra ==> scala (exposé) finestre del desktop; sul mio PC Fn+F8 le scala, ma senza spostamento organico
  • F11 o angolo alto sinistra ==> scala finestre stessa applicazione
  • F10 o angolo basso sinistra ==> scala finestre di tutti i desktop
  • angolo basso destra ==> nasconde finestre del desktop che possono poi apparire in un altro con il mouse nello stesso angolo (spostamento in massa); sul mio PC anche Fn+F7
  • Tasto destro mouse ==> mentre le finestre sono scalate ne mette in primo piano una per vedere se è quella voluta. Se non lo è la si rimanda indietro con lo stesso tasto destro
  • SHIFT+F9 ==> inizia o termina la pioggia sul desktop
  • CTRL+Tasto WIN ==> disegna pioggia dove c'è il mouse
  • ALT+TAB ==> scorre le finestre come al solito, ma con grosse miniature delle finestre aperte


Problemi in sospeso
--------------------------
- il dialogo di uscita del PC non presenta più le opzioni "Uscita" e "Riavvia". Il bug è conosciuto.

sabato, 24 giugno 2006

UBUNTU DAPPER È ARRIVATO

Finalmente, con un mese di ritardo, è stata rilasciata la nuova versione Ubuntu Dapper 6.06 LTS. Come promesso è stata rilasciata esattamente il primo di giugno 2006. Quello che si può dire è che desta veramente un'ottima impressione. Il tema arancione è piacevole alla vista, tutto o quasi funziona a meraviglia. Anche la gestione dell'audio/video è stata migliorata andando verso un sistema più elastico e meno complesso per l'utente. Adesso ci sono meno opzioni da impostare e tutto funziona meglio, soprattutto le applicazioni che fanno capo a Gstreamer. Gstreamer 0.10 ha fatto un enorme balzo avanti nella qualità e robustezza delle sue librerie, tanto che ho rinunciato ad usare xine perché ormai riesco ad ascoltare e vedere di tutto anche senza. Mi concedo ancora di avere installato VLC per le poche eccezioni che rimangono escluse da Gstreamer, come la navigazione nei menu dei DVD che ancora non funziona, ma sono sicuro che tra una versione o due anche VLC sarà inutile. È comunque vero che Gnome, ma non solo, fa sempre più capo a Gstreamer, e che sempre più sviluppatori creano programmi per Gnome che si basano su audio/video gestiti da queste librerie.

Ho avuto qualche problema con la mia scheda wireless Broadcom (e chi non ne ha con queste schede?). Quando avevo installato Breezy la usavo tramite ndiswrapper, ma ora da Dapper in avanti nel kernel viene incluso un modulo di gestione di queste schede che si sostituisce a ndiswrapper e le riconosce immediatamente al boot. I prodotti Broadcom sono stati per lungo tempo un problema perché l'azienda non rilascia informazioni atte a poter creare drivers opensource. Per questo alcuni sviluppatori hanno fatto un lavoro notevole di reverse engineering in modo da riuscire comunque a creare un modulo per il kernel Linux che supporti queste schede.
Ebbene ndiswrapper già installato e questo modulo, sul mio Dell andavano a disturbarsi l'un l'altro e così grazie al consueto aiuto dei forum ho capito che mi toccava disinstallare o uno o l'altro. Essendo il modulo kernel più "ufficiale" e più integrato, ho optato per l'abbandono di ndiswrapper. Dopo questa operazione la mia scheda wireless è tornata a funzionare perfettamente.

Altro problema che mi ha fatto impazzire è il buon funzionamento del modulo di OpenOffice Base. Quando creavo una tabella, appena la salvavo mi era impossibile modificarla. Ho provato di tutto, ho aperto un bug sul sito di OpenOffice, ho seguito i loro consigli, ma non c'è stato verso di modificare oggetti che avevo già salvato. Alla fine, colto da disperazione, ho usato un metodo ben conosciuto nel mondo Windows: ho disinstallato Base e l'ho reinstallato da zero. Ebbene sì, devo dire che in questo modo sono finalmente riuscito a far funzionare come si deve Base. A malincuore devo ammettere che anche nel mondo Linux può tornare utile la metodologia Windows. Peccato che i difetti siano identici: risolvi il problema, ma non sai perché. Di solito su Linux una motivazione la si trova sempre.

sabato, 13 maggio 2006

Il mio primo contributo software al mondo open source - 2

Dopo aver segnalato il mio modulo per la suddivisione delle parole italiane in fonemi per mezzo dello strumento Papagayo, ho ricevuto risposta da parte della ditta distributrice. Mi si dice che molto probabilmente il mio modulo Python sarà incluso nella prossima versione del prodotto, ma che non sanno darmi un termine di rilascio. Mi sa tanto che essendo l'unico prodotto open source e free che la ditta distribuisce, non è che abbia una gran fretta di sfornare nuove versioni rispetto ai suoi altri prodotti a pagamento. Così è la vita. Portiamo pazienza che prima o poi una versione 2.0 di Papagayo verrà rilasciata.

sabato, 6 maggio 2006

Il mio primo contributo software al mondo open source

Usando uno strumento per la grafica 3D come Blender prima o poi si ha la necessità di far parlare i personaggi delle proprie animazioni coordinando audio e movimenti del viso. Ebbene in Blender è presente lo script Python BlenderLipSynchro che crea automaticamente le curve IPO sulla base di files, contenenti le parole suddivise in fonemi, creati grazie ad uno strumento esterno. Questo strumento nel mio caso si chiama Papagayo. Si tratta di un software diventato open source e free e scritto in Python.
Papagayo giunto alla versione 1.1 permette automaticamente di suddividere, sulla base di un file audio, un testo in fonemi prestabiliti. Ogni lingua naturalmente ha le sue regole di pronuncia e in Papagayo sono attualmente previste due lingue: inglese e spagnolo. La suddivisione nella lingua spagnola è contenuta in un modulo Python a parte che ho attentamente analizzato. Dopo aver capito come funziona il meccanismo di base, mi sono buttato nella creazione di un modulo analogo per la lingua italiana. Pur non avendo grande esperienza in Python ci sono riuscito e oggi ho potuto inviare il mio modulo via e-mail alla ditta che distribuisce Papagayo.

Da quando mi sono convertito a Linux si tratta per me di una prima assoluta. Finora infatti mi ero limitato a partecipare a vari forum degli utilizzatori, apprendendo molto e contribuendo qualche volta. Mai però avevo avuto l'occasione di creare un pezzo di software da consegnare alla grande comunità dell'open source. È vero che non ho scritto da zero il mio modulo, ma che ho usato quello spagnolo come modello, ma d'altra parte la filosofia e la forza dell'open source stanno proprio qui: sfruttare quello che c'è già per migliorare e ampliare; eventualmente aprire nuove vie se proprio non esiste ancora nulla di ciò che abbiamo bisogno.

Per il modulo della lingua spagnola che ho usato come modello devo ringraziare Myles Strous che ha aperto la strada delle lingue aggiuntive in Papagayo.

Chi fosse interessato al mio modulo lo può scaricare direttamente qui. Finché la lingua italiana non è implementata in una nuova versione di Papagayo, è necessario modificare un altro modulo Python in modo da sostituire il richiamo della lingua spagnola con quella italiana quando si preme il pulsante "Spanish" nell'interfaccia di Papagayo. Il modulo da modificare è LipsyncDoc.py al quale bisogna aggiugere la seguente riga di codice:
import italian_breakdown
e infine inibire la lingua spagnola e attivare quella italiana
# pronunciation = spanish_breakdown.breakdownSpanishWord(text)
pronunciation = italian_breakdown.breakdownItalianWord(text)

buon divertimento!

sabato, 29 aprile 2006

da Windows a Linux: la conversione - 18

Da quando è nata la distribuzione Ubuntu basata su Gnome nel mese di ottobre 2004 mi sono gradatamente, ma senza tentennamenti, convertito dal mondo Windows a quello Linux.
Questione di gusti, ma l'interfaccia del piedone "Gnome" mi è apparsa subito la migliore rispetto alla concorrente KDE.Secondo la mia opinione Gnome è più leggera e pulita, mentre KDE è più colorata e vivace forse, ma nel contempo più pesante per il PC e dà più un'impressione da "cartone animato" che non di uno strumento professionale di lavoro. Ripeto: si tratta semplicemente di un'opinione personale dettata dai miei gusti estetici e tecnici.
Tuttavia recentemente Ubuntu ha partorito un altro ramo dal suo prolifico tronco: XUBUNTU. La distribuzione basata sull'interfaccia grafica del topolino XFCE, lo ammetto, è stuzzicante. Le promesse che si possono leggere sul sito sono invitanti: un'interfaccia grafica completa pur mantenendosi leggera con un particolare riguardo alle risorse del proprio PC; adatta soprattutto all'hardware un po' più vecchio che inizia a far fatica con altre interfacce grafiche più ingorde.
Ho scaricato il Live-CD di Xubuntu per verificare cosa effettivamente significasse "interfaccia completa, ma leggera". I dubbi ci sono perché uno si dice: o la grafica c'è o non c'è. Non è che si possa visualizzare qualcosa a metà o con metà dei pixel. Così dopo aver salvato l'immagine su un CD ho avviato il mio vecchio notebook Sony Vaio con inserito il CD. Questo PC è vecchio di circa 8 anni che nel mondo dell'informatica sta ad indicare un'età paragonabile ad un mammut da era glaciale.
Ebbene un giudizio definitivo sull'effettiva maggiore leggerezza e velocità dell'interfaccia non lo posso emettere perché eseguendo dal CD è tutto molto più lento, ma l'interfaccia grafica è effettivamente molto carina, a partire dal topolino che corre mentre il sistema si carica.
Una volta caricato il sistema ho potuto constatare che in effetti l'interfaccia grafica ha poco o nulla da invidiare alle più note e diffuse concorrenti. È un po' più spartana in alcune sue parti, ma per il resto non gli manca proprio nulla. Dal mio punto di vista il fatto che assomigli molto più a Gnome che non a KDE è un fatto indubbiamente positivo. Non a caso i programmi per Gnome vengono usati e proposti anche per xfce. Questo sta a dimostrare la mia tesi su KDE interfaccia pesante: se l'obiettivo di xfce è quello di essere leggera per poter essere eseguita su hardware vecchio non può che tendere verso Gnome, perché se assomigliasse a KDE, addio performances. Proseguendo su questa linea di pensiero ecco che la mia scelta iniziale di Gnome è giustificata anche dalla filosofia di xfce. Gnome è sempre più un'interfaccia sofisticata come KDE, ma è riuscita finora a conservare quella freschezza e leggerezza che è il principale atout di xfce.

sabato, 22 aprile 2006

BLENDER: il mio primo modello

Dilettarsi con la grafica 3D come hobbista non sta proprio nel riprodurre la realtà. Il divertimento è far nascere creature e mondi artificiali che possano affascinare lo spettatore. Tuttavia per esercitarsi nell'uso dell'interfaccia di Blender e nelle sue potenzialità penso che l'ideale sia sforzarsi, almeno all'inizio, nell'imitare oggetti reali. In questo modo la forma, i materiali, i colori, devono essere per forza ricreati in modo che assomiglino il più possibile all'oggetto originale. È mia opinione che iniziando subito con creazioni di fantasia non si sia costretti a padroneggiare gli strumenti nella stessa misura perché non c'è un modello di riferimento quale confronto per la qualità del lavoro svolto.

Ho quindi preso a modello questa lampada da comodino:




















e ho cercato di riprodurla il più fedelmente possibile.
Il risultato è il seguente:
















Se qualche guru della grafica 3D passa per caso dal mio blog gli chiedo di essere benevolo. Occorre tenere presente che si tratta del mio primo vero lavoro con Blender. Grazie allo sforzo profuso sono riuscito ad acquisire una certa dimestichezza con l'interfaccia, con la creazione di semplici materiali, con l'uso delle texture UV, con qualche tecnica particolare di modellazione.

Per il momento sono ancora carente nella creazione di materiali complessi e nell'impostazione delle luci. Spero di colmare al più presto le mie lacune perché più lo uso, più Blender "mi prende". Soprattutto alla luce di tutte le novità che ci aspettano con la spinta ricevuta dal progetto Orange per la creazione del cortometraggio free open source Elephants Dream (vedi qui il sito).

giovedì, 20 aprile 2006

da Windows a Linux: la conversione - 17

È arrivato il nuovo Ubuntu Dapper... anzi no.
A sorpresa il buon boss Mark Shuttleworth ha annunciato che, essendo questa la prima versione di Ubuntu con un lungo periodo di supporto (LTS = Long Time Support), non uscirà dopo 6 mesi dal rilascio di Breezy, ma bensì circa 2 mesi più tardi. Infatti Dapper sarà rilasciato in giugno. Si tratta, come precisato, di un’eccezione. Infatti già dalla prossima versione si tornerà al consueto ritmo semestrale. Questa volta si è voluto allungare il periodo di rilascio perché Dapper deve essere la migliore distribuzione di sempre, con appunto un supporto più lungo delle precedenti. Dapper è una pietra miliare nel lavoro della fondazione di Ubuntu. Segna un confine fra un modo di creare distribuzioni e il prossimo. Con Dapper si è voluto fare un lavoro particolarmente approfondito per avere una distribuzione solidissima sulla quale fare affidamento perché le prossime versioni introdurranno grandi cambiamenti che portano pur sempre qualche rischio con sé.

domenica, 16 aprile 2006

Inizio del mio blog

Oggi mi sono iscritto a questo sistema di blog.
Tanto ne ho sentito parlare, alcuni ne ho letti, e finalmente mi è venuta voglia di provare di persona. Speriamo di trovare la costanza di scrivere spesso a sufficienza per renderlo uno strumento utile almeno a me.

Visto e considerato che un blog è più che altro un diario in rete, la data di inizio effettiva del mio è proprio oggi, domenica 16 aprile 2006, ma nei prossimi giorni intendo inserire dei post con data precedente in modo da introdurre gli argomenti che intendo sviluppare d'ora in avanti.

Forse non tutti, leggendone il titolo, possono capire immediatamente quale dovrebbe essere il tema principale del mio blog. Blender è un prodotto di grafica 3D open source e gratuito. Essendo io un appassionato di grafica al computer ,a livello di hobby, ho deciso di dedicare il blog al mio software preferito. Non solo di questo parlerò, ma anche di altri temi tecnici come la mia conversione da Windows a Linux con tutto il corollario di interessanti spunti che nascono con un'operazione del genere, oppure di elaborazioni video, ritocco di immagini, ecc. Insomma tutto quello che fa parte dei miei interessi può entrare in questo blog. Il tempo dirà con quale esito quantitativo e qualitativo.
per ora è tutto, alla prossima.

martedì, 24 gennaio 2006

da Windows a Linux: la conversione - 16

Intanto che la data di rilascio della nuova eccezionale versione Dapper di Ubuntu si avvicina sempre più, ecco che si può iniziare a tirare le somme della quasi vecchia Breezy. Ebbene sono stati fatti grandi passi avanti rispetto alla Hoary, ma alcuni problemi (di gioventù?) sono ancora presenti:
  1. l’installazione di OpenOffice 2 provvisoria non ritrova più le gallerie standard degli oggetti grafici e sonori. Inoltre all’interno di OpenOffice non si riesce a sentire alcun suono e nemmeno vedere i video.
  2. OpenOffice Base non riesce di suo a leggere i database Access e quando si crea una tabella con il database interno, poi non si riesce più a ritoccare le opzioni degli attributi già salvati. Nella versione per Windows queste cose funzionano invece bene.
  3. Ci sono problemi nel visualizzare i file PDF creati da Firefox 1.07. Con i visualizzatori standard non si vede il testo.
  4. Ci sono problemi con le operazioni di copia/incolla dei files PDF creati nei diversi software. Infatti facendo copia e incolla da un PDF si ottengono strani caratteri. Forse è un problema di ghostscript.
  5. Ci sono problemi con il demone di Beagle che utilizza ad un certo punto tutta la CPU pur non facendo niente. Sembra che si blocchi e non riesca più ad aggiornare le info di ricerca. Problemi di gioventù anche qui.
  6. Ci sono problemi di concorrenza fra i vari driver audio (OSS, ALSA, ESD, JACK). Per esempio se non si spengono i suoni di sistema di Gnome non si riesce a far partire Audacity.

In definitiva si può dire che la distribuzione Breezy è capitata in mezzo a grandi cambiamenti nel mondo Linux. Basti pensare alle seguenti voci e certezze:
  • il nuovo kernel migliora il riconoscimento HW e introduce nuove funzionalità utili ad esempio a tools come Beagle
  • ci sono almeno 2 progetti molto promettenti per l’elaborazione video sotto Gnome (Pitivi e Diva) che sono sulla soglia del primo rilascio
  • il nuovo Gnome fa passi da gigante nel confort di utilizzo e nella ricerca files
  • finalmente arriva il nuovo OpenOffice 2.0 da repository ufficiale
  • finalmente arriva il nuovo Firefox 1.5, e speriamo che si risolvano anche i problemi con la creazione dei files PDF
  • Finalmente un applicativo veramente concorrente di Access è diventato open source ed entra nei repository. Si tratta di Rekall che non ha un database suo, ma utilizza motori esterni, tipicamente MySQL.
Si parla sempre più del prodotto di virtualizzazione PC Xen. Xen permetterà di installare su un solo PC fisico più sistemi operativi diversi. Si tratta della risposta open source concorrente di WMWare e altri prodotti commerciali. Grazie ai nuovi processori Intel e AMD che integrano già a livello hardware delle istruzioni per virtualizzare i PC, ecco che le prestazioni dei sistemi operativi ospiti diventano paragonabili a quelle native. In pratica tra non molto (forse non ancora in Dapper, ma nel successivo), con Xen sarà possibile installare ad esempio Windows e Mac OSX sullo stesso PC simulando in tutto e per tutto un PC diverso sul proprio PC con Linux come sistema operativo principale. Sarà così possibile finalmente utilizzare i diversi software nel loro ambiente nativo.