martedì, 20 maggio 2008

Blender e Compiz-fusion

Con l'arrivo della nuova versione di Ubuntu Hardy finalmente anche il tanto discusso gestore grafico del desktop Compiz-fusion è usabile in modo decente. Allo stato attuale sono sicuramente di più i benefici che non i problemi, peraltro ancora presenti. Il mio notebook è equipaggiato con scheda grafica nVidia Quadro FX 1500M, quindi ho potuto attivare Compiz senza troppi problemi già dalle prime versioni, ma bisogna dire che ora è tutta un'altra vita. Invece di dover seguire dei calvari di impostazioni, ora Compiz funziona già di suo se l'hardware lo permette. In precedenza invece lo provavo, ma poi per i troppi inconvenienti lo disattivavo.
Un problema costante con Compiz, e che è tuttora presente, è quello della sua convivenza con Blender. Nelle versioni precedenti era praticamente impossibile usare Blender e Compiz assieme perché l'applicativo presentava troppi artefatti di visualizzazione e inghippi vari. Ora con l'arrivo di Hardy finalmente tutti i problemi sono stati risolti, eccetto uno: la partenza di Blender sempre e comuque senza il bordo della finestra. Questo può essere utile per sfruttare al massimo la superficie dello schermo, ma più spesso è utile che anche Blender si comporti come tutti gli altri applicativi. Come fare allora per forzare Blender ad aprirsi con il bordo della finestra pur avendo Compiz attivato? Ho cercato parecchio in rete e per puro caso mi è caduto l'occhio su una risposta in un post del forum Blenderartist che dà la soluzione. Semplice ed efficace.
Basta aggiungere al comando di partenza di Blender la posizione e la grandezza della finestra. Il comando normale di partenza che viene creato nel menu all'installazione di Blender è:
blender -w
Come detto questo comando con Compiz attivato non ha effetto e il bordo finestra non c'è. Allora lo modifichiamo come segue:
blender -w -p 0 0 700 700
Con questo comando magicamente apparirà a video la finestra di Blender con il suo bordo come qualsiasi altro applicativo. Ovviamente la finestra piccola può essere massimizzata e il problema è risolto. Se vi piace Compiz e anche Blender ora potere farli convivere pacificamente.

sabato, 1 marzo 2008

Chi più spende meno spende

Sono sicuro che un detto popolare simile a quello del titolo di questo post sia presente in tutte le lingue del mondo. Lo spunto per questo post mi è venuto da quest'altro nel quale si spiega in buona sostanza come istintivamente la gente si fida di più delle cose che deve pagare rispetto a quelle che gli vengono offerte gratuitamente.

Suvvia siamo sinceri. Siamo tutti così perché è nella nostra natura esserlo. Comperi un maglione o un paio di scarpe e se hai pagato una bella cifra sei convinto di essere in possesso di un prodotto migliore. Un paio di scarpe che costa 100 Franchi (o Euro fate voi), deve essere migliore di uno che pago 50 Franchi, anzi due volte migliore.
E con i farmaci? Un farmaco di marca che costa, facciamo 200 Franchi, è migliore del suo gemello generico che costa, facciamo 50 Franchi? I farmacisti hanno un bel giurare e spergiurare che il principio attivo del farmaco è identico, ma la gente ha sempre il sospetto, o la convinzione, che se un farmaco costa 200 Franchi ci sarà un perché. Deve essere per forza più efficace di quello generico (che nome scialbo), che costa quattro volte di meno. Insomma il generico mi farà meno bene di sicuro.

E il nostro amato Linux cosa c'entra direte voi. C'entra, c'entra eccome.

Perché non posso più fare a meno di Ubuntu

Lunga premessa:
Ancora oggi, dopo quasi quattro anni di vita di Ubuntu (li compirà il prossimo autunno), sono più numerosi i commenti sul perché un utilizzatore non può rinunciare a Windows, sul perché non può farne a meno, sulle difficoltà trovate abbandonando Windows, ecc., ecc., rispetto ai commenti nei quali ci si dichiara fortunati per aver fatto il grande cambiamento.

Sorpresa? Delusione? No. Per nulla. Soltanto un sano realismo.



Pensiamoci bene: le rispettive fette di mercato negli ultimi anni, malgrado le presunte bordate di Linux e Mac, non sono poi cambiate un granché. Windows continua ad essere distribuito per difetto su tutti i PC come se fosse la natura che lo comanda. Suona strano pensare ad un PC venduto con... qualcosa d'altro. Il normale utilizzatore accetta ancora supinamente di spendere una certa cifra per avere in prestito un sistema operativo carente. Sì, sì, ho detto in prestito, perché non si ripete mai abbastanza che quando si esce dal negozio si possiede solamente l'hardware, ma non il software.

lunedì, 21 gennaio 2008

Il vessillo nazionale che sventola

Visto che ora nei blog di Google è possibile inserire dei video in aggiunta alle immagini, mi sono deciso a pubblicare questa mia performance dal sapore prettamente nazionale. Si tratta di una piccola animazione creata in Blender (ovviamente) usando le funzionalità più recenti dei Soft Body. Tutto sommato l'esercizio mi sembra sufficientemente riuscito da rischiarne la pubblicazione.



Buona visione e niente commenti troppo cattivi per favore. Sono principiante e autodidatta: non demoralizzatemi troppo...