giovedì, 16 giugno 2005

da Windows a Linux: la conversione - 14

Dopo un paio di mesi di utilizzo posso affermare che il mio sistema Ubuntu-Hoary Linux mi permette praticamente tutte le attività che già potevo fare con il sistema Windows. Tra l'altro con la versione Hoary l'automount delle periferiche connesse è stato notevolmente migliorato, il che ha parallelamente migliorato notevolmente il comfort di utilizzo del sistema Linux. Penso proprio che il bello deve ancora venire, soprattutto per quanto riguarda il supporto dei PC portatili nella prossima versione Breezy. La prova sta nel fatto che il PC Dell con Windows XP installato non è più stato acceso. Dalle attività d'ufficio (come scrivere questo stesso testo), alle attività multimediali come visualizzare DVD, ascoltare CD Audio, musica MP3, radio internet, visualizzare contenuti multimediali nel browser Firefox, tutto è fattibile e perfettamente funzionante. Anche la visualizzazione e l'ascolto della maggior parte dei formati proprietari legati al mondo Windows (real, avi, mpg, mov, mp4, DivX, ecc.) è possibile.
A proposito di formati proprietari è bene tenere sott'occhio gli sviluppi dei formati liberi come OGG e OGM per l'audio e il video. Questi formati promettono molto bene e sono di fatto l'alternativa a MP3 rispettivamente al DiVX o MP4. Al momento però i formati proprietari sono ancora talmente diffusi che i plugin per Windows forniti da CrossOver e quelli da usare con Xine sono indispensabili.

Elenco qui sotto alcune operazioni e attività che sono possibili con gli strumenti attualmente a mia disposizione e che eseguivo già con Windows:
  • visualizzazione di sequenze animate real, quicktime, Windows Media Player, Java, Flash con Firefox, Java, plugin di CrossOver, Macromedia flash
  • trasformazione file MID in WAV con Timidity++
  • lettura, modifica e creazione di documenti Office, compresi i formati Microsoft Office, con OpenOffice Suite
  • gestione delle password con Revelation
  • visualizzazione di numerosi formati video e di film DVD con Totem+Xine e win32 plugins
  • registrazione di suoni da diverse fonti (microfono, sound card) con Audacity
  • conversione ed elaborazione di formati audio con Audacity
  • conversione ed elaborazione di formati video (AVI DV, MPG) con MainActor, Pitivi da indagare, e Jahshaka pure da indagare
  • DVD ripping con Thoggen
  • creazione DVD con menu mediante DVD Styler
  • ordinazione stampe di foto digitali (Fotolabo)

lunedì, 6 giugno 2005

da Windows a Linux: la conversione - 13

È ormai più di un mese che utilizzo esclusivamente il buon vecchio Sony senza aver assolutamente bisogno di accendere il Dell con Windows installato. Ormai il Sony è ritornato ad essere il mio PC principale almeno fino alla prossima versione Breezy di Ubuntu. Quest'autunno forse segnerà la definitiva dipartita di Windows a casa mia. In effetti con Ubuntu Hoary tutto l'hardware che possiedo e mi interessa è perfettamente riconosciuto e con il software sono riuscito a trovare praticamente tutti i sostituti dei programmi che usavo in Windows, oppure grazie al prodotto CrossOver di Codeweaver posso eseguire quei software originali Windows irrinunciabili che mi danno anche i plugin essenziali per navigare in Internet e poter vedere i contenuti multimediali che altrimenti mi sarebbero preclusi.
Negli ultimi tempi comunque lo sforzo dei programmatori e delle grandi aziende per fornire versioni Linux dei software più diffusi è aumentato decisamente, e questo facilita indubbiamente la vita a chi utilizza il pinguino. Parlo ad esempio di realplayer, macromedia, acrobat.

Ed ora una parentesi dovuta ad una grande novità mondiale
In queste settimane è stata confermata la notizia che Apple passerà ai processori Intel, abbandonando i PowerPC di IBM entro il 2007. Non è ancora chiaro quali effetti avrà questa rivoluzione per il mondo Linux. Essendoci anche in ballo il discorso delle nuove CPU Intel che controllano il software che gira sulle macchine (progetto Microsoft e Intel chiamato Palladium), non si capisce bene se anche Apple, che ormai non è più nemica di Microsoft, anzi ..., si vuole agganciare a questo treno. Il risultato peggiore di Palladium è che il PC di ogni utente viene controllato centralmente da Microsoft, e/o Apple, e potrebbe succedere che installando un software qualsiasi ci si veda impediti nell'utilizzarlo perché ritenuto da altri non sicuro o non certificato. Cosa succede ad uno sviluppatore privato che vuole distribuire il suo programma se questo non aggrada ai giganti del software?
Un discorso su Apple comunque va fatto. Apple è da sempre ritenuta la boutique del mondo PC. Il suo hardware e il suo software costano da sempre di più, ma gli utenti che li possiedono si sono sempre sentiti come un'élite. Ad un certo punto Apple ha creato un sistema operativo basato su Unix (FreeBSD), in parte rilasciato come open source. Questo ha ingenerato un po' di confusione (favorevole agli affari di Apple), facendo apparire Apple come produttrice di software libero né più né meno di Linux. Stessi vantaggi di Linux (software libero, niente virus, grafica migliore, facilità d'uso), e niente svantaggi di Linux (l'hardware è riconosciuto sempre perfettamente). In realtà bisogna rendersi conto che Apple ci obbliga ad acquistare sia il suo software, tutt'altro che libero, sia il suo hardware creato apposta per i suoi Mac. Per forza che Apple non ha problemi di drivers e riconoscimento hardware, da sempre tallone d'Achille di Linux: con software e hardware proprietari, ci mancherebbe che non funzionasse.
Non sono in grado di dire se il passaggio di Apple ad Intel sarà un problema, per non dire una condanna, di Linux, ma di sicuro non bisogna lasciarsi lusingare dal fatto che il sistema Apple è basato su Unix: Apple è produttrice di software proprietario né più né meno di Microsoft, e oltretutto è anche produttrice di hardware proprietario, ciò che almeno Microsoft non fa.

Tornando a note più liete, il mio sistema Ubuntu si sta dimostrando molto stabile e soddisfacente nel suo utilizzo quotidiano. L'installazione e l'aggiornamento del software è gestito dal potente tool Synaptic. Essendo Ubuntu una distribuzione basata su Debian, Synaptic gestisce solo i pacchetti nel formato DEB (per ora). Se si ha a disposizione un pacchetto nel formato RPM non è un problema trasformarlo in DEB; quindi anche un software non compilato originariamente per Debian può essere integrato nella gestione di Synaptic. A volte però ci sono dei software irrinunciabili che non sono forniti nel classico pacchetto per essere installati, ma con una shell che guida nell'installazione sulla falsariga dei setup esistenti per Windows. Questi software non rientrano negli elenchi di Synaptic e devono essere elencati a parte per essere gestiti manualmente. Per comodità e pulizia del sistema diciamo che è preferibile nel limite del possibile non avere software installati al di fuori della gestione Synaptic, ma se fosse proprio necessario si deve cercare di tenere al minimo queste eccezioni. Qui di seguito ecco le mie eccezioni:
  • gtkpsproc (GUI Gnome per le psutils)
  • Wink (tool per creare tutorials)
  • e-Tax (software per compilare le tasse)
  • Fotolabo Club Online Prints (ordinazione stampe foto online)
  • JlipSync (tool per creare sincronizzazione dialoghi-labbra in Blender)
  • Arbaro (modelli di alberi da usare con Blender)
  • extendedPDF (plugin per creazione PDF ampliata in OpenOffice Writer
Tutti gli altri software sono sotto il controllo di Synaptic che mi permette di sapere in qualsiasi momento cosa è installato sul mio PC, dove, e quali versioni sono. Dove questi software sono prelevati dai repository in rete, si ha anche un controllo automatico delle nuove versioni, mentre per i software che ho installato io localmente partendo da un pacchetto RPM, c'è perlomeno un elenco in Synaptic che mi permette di conoscerne i dettagli. L'aggiornamento della versione spetta manualmente a me, a meno che nel frattempo non compaia un pacchetto originale DEB anche in rete per lo stesso software.
Oltre ai software tolti e installati di mia iniziativa, ce ne sono alcuni che pur essendo interessanti al momento non ho installato perché non mi servono subito, o perché comunque nella prossima versione di Ubuntu saranno forniti in versione meglio integrata. Al momento questi software sono:
  • Scribus: tool per il Desktop Publishing (tipo Microsoft Publisher)
  • Inkscape: tool per il disegno con grafica vettoriale
  • DIA: tool per diagrammi (tipo Microsoft Visio)
  • GrubConf: tool per gestire il menu di avvio al boot GRUB
  • Gcrontab: tool per gestire l'avvio dei demoni con cron
  • Tomboy: tool per gestire delle note a video (stile Post-It anche collegati)
  • Beagle: tool di ricerca approfondita su tutti gli oggetti del PC (anche nei mail)
  • Dashboard: tool che dovrebbe dare funzionalità simili alla dashboard del nuovo Mac
  • Prozilla + Prozgui: tool di gestione dei download sullo stile del famoso Gozilla
  • Nvu: tool completo per la creazione e la gestione di siti web
  • Truevision: tool completo di grafica 3D che si interfaccia con PoVRay
  • PoVRay: famoso motore di ray tracing
  • Jahshaka: tool completo per l'elaborazione di filmati e immagini
  • Pitivi: Editor non lineare per video
  • SPE: Stani's Python Editor, editor IDE per il linguaggio Python con interfaccia per le API di Blender
  • LMMS: Tool per la creazione di musica al computer
  • Ardour: Tool per la creazione di musica al computer
  • Rosegarden: Tool per la creazione di musica al computer
  • Spiralsynthmodular: Tool per la creazione di musica al computer