domenica, 14 marzo 2004

da Windows a Linux: la conversione - 5

Presento i risultati conclusivi del primo vero e approfondito test su Xandros 2.0. Ebbene posso senz'altro dire che Xandros, fra le distribuzioni che ho provato, è quella che meglio incarna lo spirito del rivale di Windows. Nella sua interfaccia grafica e nella gestione dei file c'è molta somiglianza con il grande concorrente, ed esistono delle particolarità molto interessanti che lo rendono più comodo e migliore. Come già per OpenOffice rispetto a MS Office, anche Xandros unisce quasi tutti i pregi di Windows più quei dettagli operativi che lo rendono più comodo.
Tuttavia allo stato attuale la versione 2.0 di Xandros è una distribuzione molto giovane, che addirittura viene distribuita solo in inglese, per ora, al contrario di altre distribuzioni più datate che hanno già versioni per le lingue più diffuse. Inoltre il cuore di Xandros è ancora il kernel di Linux 2.4.24 invece del più recente e performante 2.6.3. L'interfaccia grafica invece è aggiornata all'ultima versione di KDE 3.1.4, anche se è già annunciata la versione più performante KDE 3.2. Questo problema di gioventù fa sì che, al contrario di Windows, non ci sia verso, almeno sul mio PC di test Sony Vaio, di bloccare il tocco sulla superficie del Touchpad (che fa fare spesso dei clic indesiderati), e di far funzionare il modem USB SpeedTouch della Thomson-Alcatel. In Internet ci sono parecchie proposte “artigianali” per risolvere entrambi i problemi, ma nessuna ha funzionato sul mio PC e si ha l'impressione che il mondo Linux stia giungendo proprio in questi tempi ad affrontare seriamente la gestione professionale e accurata delle specificità dei PC portatili.
Non bisogna dimenticare che Unix e Linux sono nati per essere usati da “guru” dell'informatica detti anche “strusoni” che lavorano solo con interfaccia a caratteri. Addirittura questi “puristi” di Unix e Linux non apprezzano per niente le nuove distribuzioni grafiche stile Windows, perché per loro significa snaturare la loro creatura. D'altra parte non si può pretendere che utenti finali abituati a Windows vengano convinti ad abbandonarlo per passare ad un'alternativa che obbliga ad usare la console a caratteri e scrivere strani e lunghi comandi a mano.

Riassumendo, si può dire che per un utente tipo che necessita di lavorare con prodotti Office, ascoltare musica, vedere immagini fisse, video e DVD, scrivere CD, elaborare immagini fisse, elaborare file audio, Xandros è già pronto per sostituire Windows. Ha una gestione chiara degli utenti. Ha un'installazione che più facile non si può che letteralmente in quattro clic termina il proprio impegno. L'interfaccia grafica può essere configurata come e più di Windows. In tutte le recensioni si dice che Linux è più affidabile e stabile di Windows e non ha problemi di continui aggiornamenti per la sicurezza e i virus. La mia sensazione “a pelle” è anche quella di una maggior leggerezza di Linux rispetto a Windows che permette di rivalutare parzialmente anche macchine vecchie come il mio PC di test.
In linea di massima per i compiti più comuni, ogni programma di Windows esiste anche nella corrispondente versione Linux. Per compiti più specializzati invece, come la grafica 3D e l'elaborazione professionale di video, non sono ancora presenti programmi all'altezza di quelli di Windows. Animation Master e Vegas Video infatti non hanno rivali degni di nota allo stato attuale. Ci sono i primi timidi tentativi di affrontare la tematica, ma si tratta ancora di programmi artigianali e grezzi al confronto.
Esiste un interessante progetto, Wine.org, che si prefigge di creare un ambiente sotto Linux che permetta di installare ed eseguire programmi Windows senza aver bisogno di Windows. In sostanza vengono replicate tutte le librerie standard di Windows in Linux e il programma Wine permette installare un programma tramite l'installatore Windows simulando la disposizione dei dischi di Windows. Allo stato attuale è già possibile eseguire la suite MS Office, Adobe PhotoShop e altri programmi molto diffusi, ma la strada per poter eseguire qualsiasi altro programma è ancora lunga. La nota positiva è che questo progetto è molto seguito e vivace e quasi ogni settimana vi sono dei miglioramenti. Questo non toglie che tutt'oggi solo una parte dei programmi Windows è garantita completamente funzionante, e fra questi non vi sono Vegas e Animation Master. Per il prossimo futuro sono comunque moderatamente ottimista in questo ambito, anche perché i diversi prodotti di emulazione completa di Windows sono costosi, lenti, e richiedono comunque di avere una licenza Windows.

Considerando dunque ancora i difetti di gioventù citati sopra, e considerando le mie esigenze specialistiche di grafica e video, per me Xandros non può ancora sostituire completamente Windows. Al limite potrei, nell'attesa, far convivere su due partizioni i due sistemi operativi, ma non lo trovo conveniente perché iniziare ad avere dati sparsi in due sistemi diversi è comunque più complesso da gestire di quanto lo sia già con uno solo.
Il mio prossimo obiettivo è quello di attendere qualche mese, o un anno, e vedere cosa proporranno le prossime versioni di Xandros e Wine.org.

mercoledì, 3 marzo 2004

da Windows a Linux: la conversione - 4

Un'ennesima alternativa, e pare che questa sia davvero promettente, è la distribuzione Linux chiamata Xandros Desktop. Giunta alla versione 2 si presenta come la versione di Linux per gli utenti non esperti o abituati a Windows. Promette anche una buona compatibilità con alcuni degli applicativi Windows più diffusi (Office, WMP, Adobe Photoshop, ecc.). Questa compatibilità dovrebbe e potrebbe migliorare in futuro perché si basa sul progetto Wine che è molto attivo negli aggiornamenti. Piuttosto che Lindows preferisco provare direttamente Xandros 2.0 a questo punto.

Vi è da dire che entrambe le distribuzioni Lindows e Xandros per l'aggiornamento del software e lo scaricamento di ulteriore software gratuito o meno, prevedono un ottimo sistema basato sul semplice clic di ciò che si vuole. Entrambi i sistemi sono a pagamento mensile (annuale?). Insomma vi è da pagare una sottoscrizione o abbonamento per poter usufruire appieno di questa possibilità, mentre per Windows, una volta acquistato, gli aggiornamenti sono tutti gratuiti. Ho verificato se almeno per il sistema operativo l'aggiornamento è gratuito: ebbene sì, gli aggiornamenti del sistema operativo e degli applicativi già installati o gratuiti non richiede alcun pagamento, né registrazione in Xandros. Per Lindows è prevista una sottoscrizione di 100$ a vita.
Insomma in un modo o nell'altro è sempre più evidente che abbandonare Windows non significa abbandonare i costi di acquisto e manutenzione del sistema operativo.