sabato, 18 dicembre 2004

da Windows a Linux: la conversione - 9

Curiosando in rete su distribuzioni Linux basate su GNOME piuttosto che KDE ho scoperto una nuova distribuzione di pacca chiamata UBUNTU. Ho scaricato il CD live di prova e sembra davvero molto promettente. Riconosce subito il touchpad synaptics, i dischi esterni USB, mentre quelli i-link/firewire non sono montati automaticamente (occorrono ancora verifiche tecniche, ma il problema sembra essere identico a quello di altre distribuzioni).
Una decisione comunque l'ho presa: se mai passerò a Linux sarà con una distribuzione basata su GNOME, o quantomeno sull'utilizzo dell'interfaccia GNOME: è più spartana di KDE, ma molto più pulita e con l'essenziale. GNOME punta molto anche sulla facilità d'accesso al PC per portatori di handicap, e per questa attività ha già ricevuto dei riconoscimenti. Non è il mio caso, ma un impegno di questo tipo va applaudito. Il tutto si riflette in un'interfaccia essenziale e pulita con tutte le funzionalità facilmente raggiungibili. GNOME è in effetti in parte nuovo rispetto agli standard Windows. KDE per contro è molto più carico graficamente e può essere definito, secondo me, come un Windows scimmiottato per il mondo Linux. Nel suo utilizzo è molto più dispersivo di GNOME e questo non è positivo perché io voglio concentrarmi sul lavoro con gli applicativi e non su tutte le opzioni del sistema operativo e della sua presentazione grafica. Tra l'altro usando KDE con Suse Linux ho già detto che la ventola del Dell andava a velocità elevata, mentre usando per una mezz'oretta Ubuntu GNOME la ventola è rimasta quasi sempre calma, anche se il PC era già caldo.
Allo stato attuale Ubuntu è al primo rilascio, quindi non ci sono ancora tutti i confort delle altre distribuzioni soprattutto per i PC portatili, ma sono previsti rilasci ogni 6 mesi e le lacune saranno colmate presto.
Non bisogna scordare tra l'altro che ad esempio GIMP è un applicativo nativo di GNOME, così come migliaia di altri applicativi costruiti per la piattaforma Debian sulla quale Ubuntu si basa. Che sia la volta buona?

martedì, 6 luglio 2004

da Windows a Linux: la conversione - 8

In Linux ci sono ancora troppi problemi con il riconoscimento dell'hardware esterno. Per esempio il masterizzatore di DVD via IEEE1394 è riconosciuto perfettamente, mentre i dischi esterni (LaCie e Maxtor) sono riconosciuti come tali, ma non c'è verso di potervi accedere. Qualche problema sussiste poi ancora con la gestione audio con il lettore multimediale Kaffeine basato su Xine. Inoltre le applicazioni scritte per l'interfaccia GNOME hanno problemi di integrazione con i caratteri in KDE non seguendo le stesse impostazioni e bisogna avviare un daemon GNOME a parte.
Il problema più grosso comunque è quello della gestione del PC Dell stesso. Entrando in Linux immediatamente la ventola inizia a girare forte e il PC si scalda molto rapidamente a temperature preoccupanti. Non è per niente chiaro quale parte hardware venga sollecitata in modo improprio dal sistema operativo. In Windows invece la ventola è sempre ai livelli minimi, il PC non scalda mai così tanto ad eccezione delle sollecitazioni da parte di programmi come le elaborazioni video e grafiche che richiedono parecchia CPU.
Per questi motivi, almeno per le prossime una-due versioni di Linux non penso di poter abbandonare Windows.

domenica, 13 giugno 2004

da Windows a Linux: la conversione - 7

Aggiornato il Sony a Linux 9.1 e testato diverso software. Il riscontro è incoraggiante, ancorché con ancora diversi problemi da risolvere. La soluzione ideale al momento potrebbe essere quella di far convivere Linux per la maggior parte dei compiti e Windows per quelli che proprio non si riesce ancora a sostituire.

martedì, 25 maggio 2004

da Windows a Linux: la conversione - 6

È uscito SuSE Linux 9.1 con il Kernel 2.6 e finalmente i miglioramenti ci sono:
  • ora il touchpad del Dell (il mo PC ufficiale) ha inibito il tocco sulla superficie (buona cosa), ma quello del Sony non ancora (malus)
  • ora il modem Speedtouch come HW USB è riconosciuto automaticamente (buona cosa)
Colmate alcune delle lacune restanti (tipo accelerazione 3D della scheda grafica), sarebbe ora possibile iniziare a pensare di abbandonare Windows. La mia ricerca dei software alternativi si fa vieppiù precisa e soddisfacente. Ecco i risultati parziali:
  1. sostituto di MS Access OK (Rekall/Kexi)
  2. sostituto di MobiPassword OK (Kwallet)
  3. sostituto di Sony Vegas da verificare (Cinelerra?, MainActor?, Kino?)
  4. sostituto di Acronis TrueImage da verificare (KDE system backup?)
  5. sostituto di MS Outlook OK (Kontact)
  6. Overnet con GUI c'è anche per Linux OK
  7. Suite Office OK (OpenOffice)
  8. Elaborazione immagini OK (GIMP)
  9. Grafica 3D OK/da verificare (Blender, verificare come va con l'accelerazione 3D-OpenGL)
  10. iTunes jukebox/WMP/DivX/RealPlayer/QuickTime/DVD OK (diversi lettori multimediali sostitutivi)
  11. Programmazione Python OK (Python)
  12. 7-Zip OK (7-Zip + lettore cartelle ZIP integrato in KDE?)
  13. Opera OK (Opera, Konqueror, Mozilla)
  14. FinePrint+PDF da verificare (CUPS system di KDE?)
  15. Antivirus non strettamente necessario
  16. Firewall OK (integrato in KDE)
  17. Ad-Aware non trovato (verificare se c'è qualcosa di simile, o se c'è bisogno)
  18. DVD Tools (TMPGEnc, estrazione da DVD) non trovato (verificare se c'è qualcosa di simile)
  19. Scrittura CD/DVD: Nero OK
  20. DVD Authoring tipo DVD Architect da verificare (qDVDAuthor?, altri?)

sabato, 24 aprile 2004

Tutto BLENDER da autodidatta - 2

Dietro al risultato finale come quello che si vede in un film c'è molto lavoro, dedizione, ma soprattutto molta matematica e fisica. Se a scuola queste materie ci sono sembrate difficili, pesanti, magari fine a se stesse, dobbiamo pensare che se ci divertiamo al cinema, o con le playstation, lo dobbiamo a loro.
  • ci sono le proprietà dei materiali
  • le leggi della fisica per l'interazione fra oggetti e i comportamenti dei materiali
  • il comportamento della luce
  • il tutto è tradotto in formule matematiche.
Quanto detto sopra è fredda teoria che può però portare a creare delle opere emozionanti.

Oltre a tutto quanto detto sopra ci sono anche ambiti più "seri" nei quali la grafica 3D domina sempre più: architettura, ingegneria civile, medicina, simulatori di volo, didattica. Mai scordare che la grafica 3D mostra spesso al grande pubblico il suo lato più ludico, ma poi la nostra vita dipende sempre più dalla sua applicazione in altri ambiti, e neanche ce ne rendiamo conto.

Se quanto detto non è uno stimolo per uno studio approfondito di strumenti come Blender, non so proprio che altro potrei suggerire...

domenica, 14 marzo 2004

da Windows a Linux: la conversione - 5

Presento i risultati conclusivi del primo vero e approfondito test su Xandros 2.0. Ebbene posso senz'altro dire che Xandros, fra le distribuzioni che ho provato, è quella che meglio incarna lo spirito del rivale di Windows. Nella sua interfaccia grafica e nella gestione dei file c'è molta somiglianza con il grande concorrente, ed esistono delle particolarità molto interessanti che lo rendono più comodo e migliore. Come già per OpenOffice rispetto a MS Office, anche Xandros unisce quasi tutti i pregi di Windows più quei dettagli operativi che lo rendono più comodo.
Tuttavia allo stato attuale la versione 2.0 di Xandros è una distribuzione molto giovane, che addirittura viene distribuita solo in inglese, per ora, al contrario di altre distribuzioni più datate che hanno già versioni per le lingue più diffuse. Inoltre il cuore di Xandros è ancora il kernel di Linux 2.4.24 invece del più recente e performante 2.6.3. L'interfaccia grafica invece è aggiornata all'ultima versione di KDE 3.1.4, anche se è già annunciata la versione più performante KDE 3.2. Questo problema di gioventù fa sì che, al contrario di Windows, non ci sia verso, almeno sul mio PC di test Sony Vaio, di bloccare il tocco sulla superficie del Touchpad (che fa fare spesso dei clic indesiderati), e di far funzionare il modem USB SpeedTouch della Thomson-Alcatel. In Internet ci sono parecchie proposte “artigianali” per risolvere entrambi i problemi, ma nessuna ha funzionato sul mio PC e si ha l'impressione che il mondo Linux stia giungendo proprio in questi tempi ad affrontare seriamente la gestione professionale e accurata delle specificità dei PC portatili.
Non bisogna dimenticare che Unix e Linux sono nati per essere usati da “guru” dell'informatica detti anche “strusoni” che lavorano solo con interfaccia a caratteri. Addirittura questi “puristi” di Unix e Linux non apprezzano per niente le nuove distribuzioni grafiche stile Windows, perché per loro significa snaturare la loro creatura. D'altra parte non si può pretendere che utenti finali abituati a Windows vengano convinti ad abbandonarlo per passare ad un'alternativa che obbliga ad usare la console a caratteri e scrivere strani e lunghi comandi a mano.

Riassumendo, si può dire che per un utente tipo che necessita di lavorare con prodotti Office, ascoltare musica, vedere immagini fisse, video e DVD, scrivere CD, elaborare immagini fisse, elaborare file audio, Xandros è già pronto per sostituire Windows. Ha una gestione chiara degli utenti. Ha un'installazione che più facile non si può che letteralmente in quattro clic termina il proprio impegno. L'interfaccia grafica può essere configurata come e più di Windows. In tutte le recensioni si dice che Linux è più affidabile e stabile di Windows e non ha problemi di continui aggiornamenti per la sicurezza e i virus. La mia sensazione “a pelle” è anche quella di una maggior leggerezza di Linux rispetto a Windows che permette di rivalutare parzialmente anche macchine vecchie come il mio PC di test.
In linea di massima per i compiti più comuni, ogni programma di Windows esiste anche nella corrispondente versione Linux. Per compiti più specializzati invece, come la grafica 3D e l'elaborazione professionale di video, non sono ancora presenti programmi all'altezza di quelli di Windows. Animation Master e Vegas Video infatti non hanno rivali degni di nota allo stato attuale. Ci sono i primi timidi tentativi di affrontare la tematica, ma si tratta ancora di programmi artigianali e grezzi al confronto.
Esiste un interessante progetto, Wine.org, che si prefigge di creare un ambiente sotto Linux che permetta di installare ed eseguire programmi Windows senza aver bisogno di Windows. In sostanza vengono replicate tutte le librerie standard di Windows in Linux e il programma Wine permette installare un programma tramite l'installatore Windows simulando la disposizione dei dischi di Windows. Allo stato attuale è già possibile eseguire la suite MS Office, Adobe PhotoShop e altri programmi molto diffusi, ma la strada per poter eseguire qualsiasi altro programma è ancora lunga. La nota positiva è che questo progetto è molto seguito e vivace e quasi ogni settimana vi sono dei miglioramenti. Questo non toglie che tutt'oggi solo una parte dei programmi Windows è garantita completamente funzionante, e fra questi non vi sono Vegas e Animation Master. Per il prossimo futuro sono comunque moderatamente ottimista in questo ambito, anche perché i diversi prodotti di emulazione completa di Windows sono costosi, lenti, e richiedono comunque di avere una licenza Windows.

Considerando dunque ancora i difetti di gioventù citati sopra, e considerando le mie esigenze specialistiche di grafica e video, per me Xandros non può ancora sostituire completamente Windows. Al limite potrei, nell'attesa, far convivere su due partizioni i due sistemi operativi, ma non lo trovo conveniente perché iniziare ad avere dati sparsi in due sistemi diversi è comunque più complesso da gestire di quanto lo sia già con uno solo.
Il mio prossimo obiettivo è quello di attendere qualche mese, o un anno, e vedere cosa proporranno le prossime versioni di Xandros e Wine.org.

mercoledì, 3 marzo 2004

da Windows a Linux: la conversione - 4

Un'ennesima alternativa, e pare che questa sia davvero promettente, è la distribuzione Linux chiamata Xandros Desktop. Giunta alla versione 2 si presenta come la versione di Linux per gli utenti non esperti o abituati a Windows. Promette anche una buona compatibilità con alcuni degli applicativi Windows più diffusi (Office, WMP, Adobe Photoshop, ecc.). Questa compatibilità dovrebbe e potrebbe migliorare in futuro perché si basa sul progetto Wine che è molto attivo negli aggiornamenti. Piuttosto che Lindows preferisco provare direttamente Xandros 2.0 a questo punto.

Vi è da dire che entrambe le distribuzioni Lindows e Xandros per l'aggiornamento del software e lo scaricamento di ulteriore software gratuito o meno, prevedono un ottimo sistema basato sul semplice clic di ciò che si vuole. Entrambi i sistemi sono a pagamento mensile (annuale?). Insomma vi è da pagare una sottoscrizione o abbonamento per poter usufruire appieno di questa possibilità, mentre per Windows, una volta acquistato, gli aggiornamenti sono tutti gratuiti. Ho verificato se almeno per il sistema operativo l'aggiornamento è gratuito: ebbene sì, gli aggiornamenti del sistema operativo e degli applicativi già installati o gratuiti non richiede alcun pagamento, né registrazione in Xandros. Per Lindows è prevista una sottoscrizione di 100$ a vita.
Insomma in un modo o nell'altro è sempre più evidente che abbandonare Windows non significa abbandonare i costi di acquisto e manutenzione del sistema operativo.