sabato, 3 marzo 2007

Forza e debolezza del mondo Free Open source

Secondo me il punto di forza del mondo Free Open Source è allo stesso tempo anche il suo punto debole.
Mi spiego.

La forza del nostro mondo sta nella possibilità da parte di chiunque di partecipare a progetti esistenti o di lanciarne di nuovi. E il tutto secondo le conoscenze e l'esperienza di ognuno. Sia il principiante che il super esperto riescono a contribuire secondo le proprie forze. Tanto o poco non conta. Gli aiuti di tutti sono rispettati e benvenuti, ed è la massa alla fine che permette di fare la differenza. In un progetto di successo si è così in tanti a partecipare che i risultati arrivano sicuramente.

Fin qui tutto bene.

La parte meno buona però è vicina, praticamente la stessa di quella buona. È proprio l'esuberanza degli innumerevoli sviluppatori sparsi in tutto il mondo che a volte sfocia in una vera dispersione di energia. Può succedere che due progetti con finalità simili o addirittura identiche vivano parallelamente solo perché le scelte di un gruppo non rispecchiano pienamente i desideri o i gusti di un altro. Il risultato è che si arriva ad avere due o più prodotti simili, con punti di forza e debolezze equamente distribuiti, fra i quali l'utente finale non riesce a scegliere. E se poi sceglie quello perdente?
Meglio sarebbe, secondo me, riuscire il più possibile a smussare gli attriti che a volte impediscono ai diversi gruppi di collaborare, e così riuscire a lavorare assieme su un unico progetto forte. Alcuni esempi?

- Tracker, Beagle, ecc.
- OpenOffice, Koffice, Gnumeric, Abiword, ecc.
- Epiphany, Galeon, Firefox, ecc.
- Compiz, Beryl
- gestione audio OSS, ALSA, ESD, PulseAudio, Jack, ecc.

Lo so, mi direte che un altro punto di forza del nostro mondo sta nella diversità, nella possibilità di scelta. È vero. Anch'io lo sostengo, ma tutto ha un limite. Passi per i Desktop Environment come Gnome, KDE, e gli altri, dove si cerca di assecondare i gusti grafici degli utenti. Qui capisco che più progetti forti sono giustificati. Ma non per quanto riguarda gli esempi che ho fatto. Qui si tratta di strumenti fondamentali per la crescita della nostra piattaforma. Non è il caso, per esempio, di disperdere preziose energie a costruire differenti suite per ufficio. Sono progetti complessi per loro natura e sarebbe utile l'aiuto di tutti. Invece cosa succede? Abbiamo la scelta fra OpenOffice, Koffice, Gnumeric, Abiword, e quant'altri. Tutti lì a reinventare la ruota per conto proprio invece di concentrare le forze e vincere una volta per tutte l'egemonia di quel mostro che è diventato Microsoft Office.

Io la penso così. Spero che a lungo andare il "mercato" stabilisca da solo il progetto dominante, nel senso che gli utenti prima o poi faranno le loro scelte e ci sarà sempre un progetto preferito rispetto agli altri. A questo punto sarà possibile che finalmente le forze si concentrino accelerando ancora di più il miglioramento del progetto vincente.

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