martedì, 20 maggio 2008

Blender e Compiz-fusion

Con l'arrivo della nuova versione di Ubuntu Hardy finalmente anche il tanto discusso gestore grafico del desktop Compiz-fusion è usabile in modo decente. Allo stato attuale sono sicuramente di più i benefici che non i problemi, peraltro ancora presenti. Il mio notebook è equipaggiato con scheda grafica nVidia Quadro FX 1500M, quindi ho potuto attivare Compiz senza troppi problemi già dalle prime versioni, ma bisogna dire che ora è tutta un'altra vita. Invece di dover seguire dei calvari di impostazioni, ora Compiz funziona già di suo se l'hardware lo permette. In precedenza invece lo provavo, ma poi per i troppi inconvenienti lo disattivavo.
Un problema costante con Compiz, e che è tuttora presente, è quello della sua convivenza con Blender. Nelle versioni precedenti era praticamente impossibile usare Blender e Compiz assieme perché l'applicativo presentava troppi artefatti di visualizzazione e inghippi vari. Ora con l'arrivo di Hardy finalmente tutti i problemi sono stati risolti, eccetto uno: la partenza di Blender sempre e comuque senza il bordo della finestra. Questo può essere utile per sfruttare al massimo la superficie dello schermo, ma più spesso è utile che anche Blender si comporti come tutti gli altri applicativi. Come fare allora per forzare Blender ad aprirsi con il bordo della finestra pur avendo Compiz attivato? Ho cercato parecchio in rete e per puro caso mi è caduto l'occhio su una risposta in un post del forum Blenderartist che dà la soluzione. Semplice ed efficace.
Basta aggiungere al comando di partenza di Blender la posizione e la grandezza della finestra. Il comando normale di partenza che viene creato nel menu all'installazione di Blender è:
blender -w
Come detto questo comando con Compiz attivato non ha effetto e il bordo finestra non c'è. Allora lo modifichiamo come segue:
blender -w -p 0 0 700 700
Con questo comando magicamente apparirà a video la finestra di Blender con il suo bordo come qualsiasi altro applicativo. Ovviamente la finestra piccola può essere massimizzata e il problema è risolto. Se vi piace Compiz e anche Blender ora potere farli convivere pacificamente.

sabato, 1 marzo 2008

Chi più spende meno spende

Sono sicuro che un detto popolare simile a quello del titolo di questo post sia presente in tutte le lingue del mondo. Lo spunto per questo post mi è venuto da quest'altro nel quale si spiega in buona sostanza come istintivamente la gente si fida di più delle cose che deve pagare rispetto a quelle che gli vengono offerte gratuitamente.

Suvvia siamo sinceri. Siamo tutti così perché è nella nostra natura esserlo. Comperi un maglione o un paio di scarpe e se hai pagato una bella cifra sei convinto di essere in possesso di un prodotto migliore. Un paio di scarpe che costa 100 Franchi (o Euro fate voi), deve essere migliore di uno che pago 50 Franchi, anzi due volte migliore.
E con i farmaci? Un farmaco di marca che costa, facciamo 200 Franchi, è migliore del suo gemello generico che costa, facciamo 50 Franchi? I farmacisti hanno un bel giurare e spergiurare che il principio attivo del farmaco è identico, ma la gente ha sempre il sospetto, o la convinzione, che se un farmaco costa 200 Franchi ci sarà un perché. Deve essere per forza più efficace di quello generico (che nome scialbo), che costa quattro volte di meno. Insomma il generico mi farà meno bene di sicuro.

E il nostro amato Linux cosa c'entra direte voi. C'entra, c'entra eccome.

Perché non posso più fare a meno di Ubuntu

Lunga premessa:
Ancora oggi, dopo quasi quattro anni di vita di Ubuntu (li compirà il prossimo autunno), sono più numerosi i commenti sul perché un utilizzatore non può rinunciare a Windows, sul perché non può farne a meno, sulle difficoltà trovate abbandonando Windows, ecc., ecc., rispetto ai commenti nei quali ci si dichiara fortunati per aver fatto il grande cambiamento.

Sorpresa? Delusione? No. Per nulla. Soltanto un sano realismo.



Pensiamoci bene: le rispettive fette di mercato negli ultimi anni, malgrado le presunte bordate di Linux e Mac, non sono poi cambiate un granché. Windows continua ad essere distribuito per difetto su tutti i PC come se fosse la natura che lo comanda. Suona strano pensare ad un PC venduto con... qualcosa d'altro. Il normale utilizzatore accetta ancora supinamente di spendere una certa cifra per avere in prestito un sistema operativo carente. Sì, sì, ho detto in prestito, perché non si ripete mai abbastanza che quando si esce dal negozio si possiede solamente l'hardware, ma non il software.

lunedì, 21 gennaio 2008

Il vessillo nazionale che sventola

Visto che ora nei blog di Google è possibile inserire dei video in aggiunta alle immagini, mi sono deciso a pubblicare questa mia performance dal sapore prettamente nazionale. Si tratta di una piccola animazione creata in Blender (ovviamente) usando le funzionalità più recenti dei Soft Body. Tutto sommato l'esercizio mi sembra sufficientemente riuscito da rischiarne la pubblicazione.



Buona visione e niente commenti troppo cattivi per favore. Sono principiante e autodidatta: non demoralizzatemi troppo...

sabato, 22 dicembre 2007

Ubuntu in presa diretta

E va bene. Per una volta mi sono lasciato andare alla produzione casalinga di video. Ma volete mettere una pubblicità così ruspante della dinamicità del nostro sistema operativo rispetto a tante noiose pagine di recensioni e giudizi scritti? Una regola capitale che vale sempre è questa: meglio un'immagine di mille parole.
E allora mi sono buttato registrando "in diretta" il video del mio PC in un paio di filmati piuttosto voluminosi e lunghi. Per le registrazioni mi sono affidato allo strumento recordmydesktop con relativa interfaccia grafica gtk-recordmydesktop. Per poter visualizzare questi video dovete avere almeno una linea ADSL per scaricarli in un tempo ragionevole, oppure molta pazienza. Spero che alla fine troviate che ne sia valsa la pena.
Come ho detto all'inizio si tratta di riprese in diretta del mio schermo senza nessuna post elaborazione. Come sono venute, sono venute, compresa anche qualche operazione non riuscita o replicata. Pazienza. Quando avrò a disposizione un editor video decente che sappia trattare il formato OGG come si deve riuscirò anche a ripulire i video delle parti inutili. Per ora accontentatevi.


Ubuntu e Windows XP.ogg (36MB, 12 min): http://www.megaupload.com/?d=3ZR6ALIO
in questo video vedrete all'opera Windows XP all'interno di Ubuntu come fosse un'applicazione qualsiasi grazie allo strumento di virtualizzazione VirtualBox. Non c'è audio.

Effetti Compiz.ogg (430MB, 26 min): http://www.megaupload.com/?d=8W3KEW67
in questo video vedrete la presentazione della maggior parte degli effetti 3D sul Desktop grazie all'uso di Compiz-Fusion. Il mio portatile è dotato di scheda video nVidia quindi con Ubuntu Gutsy non ho avuto problemi ad attivare i famosi effetti. C'è l'audio che inizia dopo qualche minuto.

Buona visione a tutti.

giovedì, 20 dicembre 2007

Uno script per spostare files e cartelle selezionati

Ciao a tutti,

oggi vi presento uno script che permette di selezionare uno o più files, una o più cartelle, e spostarli in una cartella destinazione. Il tutto senza dover aprire due finestre Nautilus, o dover navigare nell'albero della struttura del disco.
Questo script è costituito da comandi shell e non è in Python come quelli che ho già presentato un po' di tempo fa, ma può essere collocato nella stessa cartella degli scripts per Nautilus (~/.gnome2/nautilus-scripts). Il principio di funzionamento è identico agli scripts Python. Si deve rendere il file contenente lo script shell eseguibile ed è tutto.
Per usarlo selezionare gli oggetti da spostare e richiamarlo con il tasto destro del mouse. Viene visualizzata la seguente finestra per selezionare la cartella di destinazione:


premere OK e il lavoro è finito.

Spero lo troviate utile. Lo potete scaricare da questo link: invia-file

P.S. lo script non è stato creato da me, ma purtroppo non ho trovato chi sia l'autore originale per poterlo ringraziare.

sabato, 10 novembre 2007

Ubuntu Gutsy e la Virtualbox capricciosa

Il software di virtualizzazione Virtualbox è molto comodo per provare installazioni particolari senza dover toccare il proprio sistema stabile. È utile anche per chi deve usare programmi Windows che proprio non vanno nemmeno con Wine.
Io ho iniziato ad usarlo con Ubuntu Feisty e devo dire con piena soddisfazione. Tuttavia quando è arrivato Gutsy, e ho reinstallato il mio sistema, le cose non sono andate così lisce. Se con Feisty mi era bastato aggiungere il repository specifico per iniziare a lavorare, con Gutsy le macchine virtuali non partivano, e nemmeno il supporto all'interfaccia USB era attivo.
A quanto pare queste "regressioni" sono dovuto a delle scelte sulle impostazioni di default in Gutsy che richiedono degli interventi manuali prima di poter usare appieno Virtualbox. In rete ci sono numerosi link che parlano di questi problemi e di come risolverli, ma molto spesso sono citati singolarmente, e mai riuniti assieme. Per questo mi sono deciso a scrivere questo breve post sull'argomento.

Premessa: io ho usato l'installazione dal repository specifico preso dal sito di Virtualbox e non quella presente nel repository di Gutsy. Per questo non posso garantire che le spiegazioni che seguono siano valide in tutti i casi.

Problema 1: all'avvio di una macchina virtuale esce un messaggio di errore che parla di kernel e accessi impediti al device /dev/vboxdrv. La macchna virtuale poi si spegne e non parte.
Soluzione 1: aprire un terminale (o usare la scorciatoia ALT+F2) ed eseguire il comando seguente: sudo chmod 666 /dev/vboxdrv
adesso la macchina virtuale parte e può funzionare normalmente.

Problema 2: quando si inizia la creazione di una macchina virtuale, o quando si avvia, esce un messaggio di avviso che ci informa che l'interfaccia USB non è disponibile. In questo caso la macchina virtuale funziona bene in tutto ad eccezione dell'interfaccia USB. Non ci è possibile ad esempio leggere dati da una penna o da un disco USB. Insomma niente di ciò che si può connettere via USB potrà essere usato.
Soluzione 2: aprire un terminale (o usare la scorciatoia ALT+F2) ed eseguire il comando seguente: gksudo gedit /etc/init.d/mountdevsubfs.sh
una volta aperto il file cercare il termine "magic" per posizionarsi nel punto interessato alla modifica. Si noterà un paragrafo come questo:

#
# Magic to make /proc/bus/usb work
#
# mkdir -p /dev/bus/usb/.usbfs
# domount usbfs "" /dev/bus/usb/.usbfs -obusmode=0700,devmode=0600,listmode=0644
# ln -s .usbfs/devices /dev/bus/usb/devices
# mount --rbind /dev/bus/usb /proc/bus/usb

dobbiamo intervenire sulle righe di comando attualmente sotto commento e attivarle. Dopo le modifiche il paragrafo risulterà così:

#
# Magic to make /proc/bus/usb work
#
mkdir -p /dev/bus/usb/.usbfs
domount usbfs "" /dev/bus/usb/.usbfs -obusmode=0700,devmode=0600,listmode=0644
ln -s .usbfs/devices /dev/bus/usb/devices
mount --rbind /dev/bus/usb /proc/bus/usb

salvare il file e riavviare il PC. Adesso le macchine virtuali hanno a disposizione anche l'interfaccia USB.

Problema3: si connette ad esempio una penna USB, ma dalla macchina virtuale non è possibile accedervi. La periferica è bloccata.
Soluzione3: aprire la gestione gruppi e utenti e verificare quale ID è stato assegnato al gruppo vboxusers. Normalmente gli viene assegnato il valore 1001.
Adesso aprire un terminale (o usare la scorciatoia ALT+F2) ed eseguire il comando seguente inserendo l'ID del gruppo vboxusers (nel nostro caso 1001):
sudo mount -t usbfs -o devgid=1001,devmode=664,nodev,noexec,nosuid none /proc/bus/usb
Da questo momento in avanti, fino allo spegnimento della macchina virtuale, la stessa potrà accedere alle periferiche USB. Quando si avvia di nuovo una macchina virtuale il problema può ripresentarsi. Basta allora rieseguire il comando.

Questo è quanto. Ora buon lavoro con Virtualbox!

sabato, 4 agosto 2007

Allineare contatti e calendari Google con Evolution e viceversa

Con questo post purtroppo non posso mostrare dei miracoli, ma almeno ciò che allo stato attuale è già possibile, o che lo potrebbe essere fra non molto.

Da quando GMail (Google Mail) è entrato a far parte della mia vita il client di posta Evolution ha decisamente perso importanza per me. Anzi, per dirla tutta, non lo uso proprio più. Nella famiglia dei prodotti web di Google c'è la posta, la rubrica, il calendario, il blocco note. Insomma tutto ciò che fa Evolution, lo fa anche Google, con il vantaggio che in qualsiasi parte del mondo io mi trovi, basta accedere al mio account Google e tutto è lì senza dovermi portare appresso il PC portatile.

Ciò non toglie che Evolution sia integrato con Gnome e permetta di:
  1. visualizzare il calendarietto dal pannello dove c'è l'orologio
  2. accedere alla sua rubrica da OpenOffice per creare e-mail o lettere in serie
  3. mettere a disposizione i contatti per altri applicativi come Pidgin, Ekiga, l'opzione "Invia a..." di Nautilus, ecc.
Insomma malgrado l'uso del calendario e della posta Google, sarebbe buona cosa poter tenere traccia anche in Evolution dei contatti della rubrica e degli appuntamenti a calendario.


Visualizzare i calendari di Google in Evolution
Grazie alla veloce e facile procedura descritta qui:
http://johnnyjacob.wordpress.com/2006/04/30/google-calendar-in-evolution/
è possibile visualizzare in Evolution i nostri calendari creati in Google. Si tratta di un'operazione a sola andata nel senso che i calendari in Evolution saranno solo in visualizzazione, ma questa è proprio l'operazione più utile in fin dei conti. Per chi si affida ai calendari Google, l'importante è poter gestire ogni cosa da qui, mentre la visualizzazione in Evolution diventa solo un ulteriore comfort.
Io ho provato questa procedura, anche con altri calendari pubblici offerti in rete (vedi ad esempio icalShare), e devo dire che funziona tutto perfettamente. Indagando in rete ho scoperto però che esiste un problema aperto e riconosciuto tale con l'uso dei calendari di Google in Evolution. A questo indirizzo potete leggere i dettagli:
https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/evolution/+bug/74070
A me va tutto bene, ma ci tenevo ad avvertirvi che se incontrate dei problemi, potrebbero essere dovuti a questo bug e non a qualcosa che avete sbagliato. Immagino comunque che per l'uscita di Gutsy non ci saranno più problemi di sorta.


Esportare i contatti da Evolution e importarli in Google-mail
Quando è appena stato creato l'account Google c'è ovviamente la necessità di importare la rubrica che fino a questo momento è stata usata in Evolution.
Aprendo un foglio OpenOffice Calc si può accedere alla rubrica e copiarne il contenuto nella griglia. Poi si salva la griglia in formato CSV. Il file CSV è poi importabile in Google-mail usando la funzionalità "Importa" nella pagina dei contatti. Non tutto sarà perfetto e i contatti andranno ritoccati qua e là, ma è meglio che doverli ricreare da zero.


Esportare i contatti da Google e importarli in Evolution
Quando è un po' che si usa solo Google-mail e non più Evolution, i contatti possono essere cambiati e possono essercene di nuovi. Può essere utile quindi reimportarli in Evolution per aggiornare la rubrica.
Da Google-mail è possibile creare un file CSV contenente tutta la rubrica usando la funzionalità "Esporta" nella pagina dei contatti. Ho fatto qualche test e l'importazione diretta del file CSV in Evolution è tecnicamente possibile, ma dai risultati sconfortanti. Meglio fare un passaggio intermedio trasformando i dati dal formato CSV al formato vCard. Per fare questo comodamente senza installare nulla andare a questo indirizzo CSV to vCard e seguire i facili passi descritti. Una volta salvato il nuovo file *.vcf si può entrare in Evolution e importare questo file.
Consiglio vivamente di importare in una rubrica a parte perché il lavoro di importazione sarà tutt'altro che perfetto. Dalle prove che ho fatto almeno il nominativo, un indirizzo e-mail, e qualche numero telefonico, vengono importati correttamente. In ogni caso bisogna lavorarci per avere di nuovo una rubrica utilizzabile, soprattutto per la parte indirizzi.

La qualità di importazione ed esportazione fra Google-mail ed Evolution allo stato attuale non è buona, ma al momento è il massimo che si può ottenere. Sono sicuro che in futuro le cose potrebbero migliorare, sia da una parte che dall'altra.

mercoledì, 1 agosto 2007

Blender: l'evoluzione di un'interfaccia geniale

Un po' sulla falsa riga di quanto ho fatto per Ubuntu nel mio post "L'origine della specie", anche per Blender vorrei ripercorrere qui la storia della sua interfaccia con le immagini delle singole versioni che si sono succedute nel tempo e che sono riuscito ancora a far funzionare per poterle creare. A quanto si legge in rete la prossima versione 2.50 sarà piuttosto rivoluzionaria sotto questo aspetto, quindi questo post si giustifica più che mai.
Guardare un momento al passato per apprezzare il presente e il futuro non è cosa sbagliata.


La storia completa di tutte le versioni di Blender può essere così riassunta:
  • ver. 1.00, gennaio 1996, Blender è in sviluppo presso l'animation studio NeoGeo (Olanda)
  • ver. 1.23, gennaio 1998, versione SGI pubblicata sul web, IrisGL
  • ver. 1.30, aprile 1998, versione Linux e FreeBSD, portata su OpenGL e X
  • ver. 1.3x, giugno 1998, fondata la NaN
  • ver. 1.4x, settembre 1998, rilasciate versioni alpha per Sun e Linux Alpha
  • ver. 1.50, novembre 1998, pubblicato il primo manuale
  • ver. 1.60, aprile 1999, C-key (nuova caratteristica bloccata dal costo di $95), rilasciata versione per Windows
  • ver. 1.6x, giugno 1999, rilasciate versioni per BeOS e PPC
  • ver. 1.80, giugno 2000, fine di C-key, Blender è nuovamente completamente freeware
  • ver. 2.00, agosto 2000, motore interattivo 3D e in tempo reale
  • ver. 2.10, dicembre 2000, nuovo motore, fisica e Python
  • ver. 2.20, agosto 2001, sistema per l'animazione di personaggi
  • ver. 2.21, ottobre 2001, lancio pubblico di Blender
  • ver. 2.2x, dicembre 2001, versione per Mac OSX
  • ver. 2.25, febbraio 2002, nuovo rilascio
  • ver. 2.30, ottobre 2003, nuovo rilascio (vedi specifiche sul sito di Blender.org)
  • ver. 2.31, dicembre 2003, nuovo rilascio (vedi specifiche sul sito di Blender.org)
  • ver. 2.32, febbraio 2004, nuovo rilascio (vedi specifiche sul sito di Blender.org)
  • ver. 2.33, maggio 2004, nuovo rilascio (vedi specifiche sul sito di Blender.org)
  • ver. 2.34, agosto 2004, nuovo rilascio (vedi specifiche sul sito di Blender.org)
  • ver. 2.35, novembre 2004, nuovo rilascio (vedi specifiche sul sito di Blender.org)
  • ver. 2.36, dicembre 2004, nuovo rilascio (vedi specifiche sul sito di Blender.org)
  • ver. 2.37, maggio 2005, nuovo rilascio (vedi specifiche sul sito di Blender.org)
  • ver. 2.40, dicembre 2005, nuovo rilascio (vedi specifiche sul sito di Blender.org)
  • ver. 2.41, gennaio 2006, nuovo rilascio (vedi specifiche sul sito di Blender.org)
  • ver. 2.42, luglio 2006, nuovo rilascio (vedi specifiche sul sito di Blender.org)
  • ver. 2.43, febbraio 2007, nuovo rilascio (vedi specifiche sul sito di Blender.org)
  • ver. 2.44, maggio 2007, nuovo rilascio (vedi specifiche sul sito di Blender.org)
  • ver. 2.45, settembre 2007, nuovo rilascio (vedi specifiche sul sito di Blender.org)
  • ver. 2.46, maggio 2008, nuovo rilascio (vedi specifiche sul sito di Blender.org)
  • ver. 2.50, ??? 2008, nuovo rilascio con grandi modifiche d'interfaccia?


Ho scaricato tutte le versioni disponibili dal sito di Blender cercando di avviarle in modo da poter salvare l'immagine della schermata principale. Spesso è stata la versione per Linux a funzionare, ma a volte, causa dipendenze di librerie non più soddisfatte, ho dovuto far capo alla versione per Windows installandola mediante Wine, e devo dire con risultati decisamente apprezzabili (bravi quelli del progetto Wine).

Bene, andiamo ad iniziare con il 1999 e la versione 1.60:












versione 1.80, anno 2000



versione 2.04, anno 2001



versione 2.25, anno 2002



versione 2.26, anno 2002



versione 2.27, anno 2003



versione 2.28, anno 2003



versione 2.30, anno 2003



versione 2.31, anno 2003



versione 2.32, anno 2004



versione 2.33, anno 2004



versione 2.34, anno 2004



versione 2.35, anno 2004



versione 2.36, anno 2004



versione 2.37, anno 2005



versione 2.40, anno 2005



versione 2.41, anno 2006



versione 2.42, anno 2006



versione 2.43, anno 2007



versione 2.44, anno 2007



versione 2.45, anno 2007























Se qualcuno ha altre immagini di versioni che io non sono riuscito a riprodurre me le può segnalare, così posso completare la collezione in onore di questo software davvero spettacolare. Soprattutto per gli utenti Linux può ormai fungere da strumento grafico 2d e 3D (ovvio), da editor di immagini, da video editor avanzato (meno ovvio), e quant'altro abbia a che fare con la multimedialità e il mondo virtuale.

sabato, 14 luglio 2007

da Windows a Linux: la conversione - 19

Più di un anno è passato dal mio ultimo post su questa "saga" del tutto personale e ho sentito che il momento è giunto per chiudere in bellezza con un'altra puntata. Chi volesse recuperare le diciotto puntate precedenti può trovarle facendo clic su una delle etichette assegnate al presente post.

Stiamo usando Ubuntu Feisty e siamo in viaggio verso Ubuntu Gutsy. Nel frattempo è stato rilasciato Windows Vista, ma se non fosse stato per le inevitabili notizie in rete, e alla televisione, non me ne sarei nemmeno accorto. Cosa intendo esattamente?
Qualcuno forse ricorderà il grande riscontro, meritato o meno, avuto dai precedenti rilasci di Windows 3.11, rispettivamente di Windows 95. Grandi proclami sui giornali, alle televisioni, alle radio. La canzone "Start me up" dei Rolling Stones ascoltata fino alla nausea per lanciare Windows 95 e il suo nuovo menu di avvio (Start).
C'erano letteralmente le code ai negozi, in una delle quali mi trovavo anch'io (che imbarazzo pensandoci oggi), per acquistare le confezioni azzurrine di Windows 95.










Ebbene sono convinto che da allora le cose siano cambiate. Windows Vista è sì stato lanciato sul mercato, ma l'impressione è che non ci sia stata la stessa convinzione delle altre volte. Sembra quasi che le continue critiche ricevute sulle prestazioni di Vista ancora prima del lancio ne abbiano già fiaccato l'entusiasmo. Il prezzo del nuovo sistema operativo, unito al fatto che per ottenere il meglio da esso sarebbe meglio cambiare il PC, hanno notevolmente freddato gli animi dei consumatori. Ormai il PC è diventato un elettrodomestico come l'aspirapolvere. In tutte le case se ne trova almeno uno, e ogni giovane vuole averlo per non restare escluso dal gruppo degli altri. Senza contare che in aggiunta ci vuole anche la PlayStation. Siamo passati da un apparecchio elitario, posseduto da alcuni, ad un apparecchio di massa che pesa sui bilanci famigliari di tutte le famiglie di tutte le tasche. Ecco perché Windows Vista non è stato accolto come gli atri storici rilasci. Nelle case ci entra per inerzia, dato che è installato per difetto su tutti i nuovi PC, ma la gente non ha più fatto la fila nei negozi per acquistarlo.

A questo punto entra in scena il nostro amato pinguino
.
Nelle nostre case sono presenti migliaia e migliaia di PC ancora in ottimo stato, con delle prestazioni ampiamente sufficienti per il normale uso quotidiano (ufficio, studio, navigazione in rete, ecc.). Per quale accidenti di motivo una famiglia dovrebbe spendere una cifra per comperare un nuovo PC solo per usare un nuovo sistema operativo che di veramente nuovo ha ben poco? Perché non fare un piccolo sforzo e provare ad usare Ubuntu ad esempio? Non c'è nulla da perdere, tutto è gratuito. Il LiveCD permette di provare immediatamente il prodotto senza minimamente mettere a repentaglio il nostro attuale sistema Windows. Se piace si può fare il grande passo, se non piace si può andare avanti come prima.

Nel mio caso, da quando sono passato esclusivamente ad Ubuntu, non ho rimpianto assolutamente nulla del mondo Windows, e questa mia serie di post sul tema lo sta a dimostrare.
  • un sistema operativo sicuro e pratico da usare? Ubuntu 1 - Windows 0
  • un sistema operativo veloce, snello e leggero? Ubuntu 1 - Windows 0
  • un sistema operativo libero e che mi lasci la mia libertà? Ubuntu 1 - Windows 0
  • un sistema con ampia scelta di software? Ubuntu 2 -Windows 1 (con Ubuntu ho davvero l'imbarazzo della scelta e sempre allo stesso prezzo: zero)
  • un sistema operativo innovativo e attraente? Ubuntu 1 - Windows 0
  • scelta fra diverse interfacce grafiche? Ubuntu 3 - Windows 1
  • ampia libertà di impostazione dell'interfaccia grafica? Ubuntu 2 - Windows 0
  • ecc., ecc. ? Ubuntu 1 - Windows 0
Negli ultimi tempi anche nel settore più debole di Linux, cioè le elaborazioni di file multimediali, si sta rapidamente muovendo qualcosa. Gli editor di file video stanno facendo capolino sulla scena (Pitivi, Cinelerra, Blender), e si può iniziare a creare qualcosa di concreto con essi, anche a livello professionale. Quindi anche l'ultimo ostacolo sta per essere eliminato. Chi è appassionato di elaborazioni video a partire da Gutsy (ma anche in Feisty in parte), avrà delle opzioni valide a sua disposizione. E non mi si venga a dire che per creare il filmatino delle vacanze è indispensabile usare Sony Vegas! (la Rolls Royce degli editor).

Concludo quindi questa serie di post confermando tutto quanto di positivo ho già avuto modo di esporre in passato. I sistemi basati su Linux hanno raggiunto uno stadio di raffinatezza tale, che vale veramente la pena farci un giro di prova. Niente obbligo di acquisto. Vi convincerete da soli quale sia il sistema migliore. Il budget famigliare vi ringrazierà, il vostro fegato vi ringrazierà, l'integrità dei vostri dati vi ringrazierà, e anche i vostri occhi vi ringrazieranno per il piacere dato dalle nuove interfacce con effetti 3D che solo Linux oggi vi offre.