sabato, 3 febbraio 2007

Perché preferisco Gnome a KDE

PREMESSA IMPORTANTISSIMA: non voglio qui aprire un'altra delle solite sterili infinite discussioni, anche accese, su quale sia l'ambiente desktop migliore fra Gnome e KDE.
Uno: proprio non mi interessa.

Due: ne ho francamente piene le scatole di queste discussioni che non portano a nulla.


Tanto ognuno resterà sempre convinto delle proprie idee. Chi passa da Gnome a KDE e viceversa ha pure i propri motivi, e di solito va a finire che diventa il più acceso sostenitore del prodotto che ha scelto proprio per giustificare la scelta stessa.

In questo post voglio solo spiegare perché fino ad oggi, 3 febbraio 2007, ho sempre preferito Gnome a KDE. Questione di gusti e preferenze mie, non di discussioni o confronto con altri. Chi ha visto il film Matrix capirà al volo la prossima battuta:
pillola rossa e vedi il mondo vero, pillola blu e continui in quello che hai sempre creduto il vero mondo.

Per coloro che non hanno mai visto Matrix mi spiego: pillola rossa uguale a Gnome, pillola blu uguale KDE. Allo stato attuale è così senza discussioni. Pare che KDE4 possa migliorare qualcosa sotto diversi aspetti, ma l'interfaccia stile cartone animato rimane pur sempre tale e a me proprio non va giù.
Molti fedeli di KDE dicono che ha funzionalità irrinunciabili che altrove non hanno. Alcuni dicono che il loro sogno sarebbe un'interfaccia Gnome con le funzionalità di KDE. Ebbene io chiedo a questi colleghi di farmi una buona volta un bell'elenco delle funzionalità che esistono solo in KDE e che mancherebbero altrove.
Aspetto con curiosità.

Nel frattempo rimango nel mio caldo nido del piedone di gnomo. Non lo si dice abbastanza, ma le più diffuse distribuzioni si appoggiano quasi sempre su Gnome, oppure danno la scelta fra Gnome e KDE. Sono in minoranza le distribuzioni che si appoggiano esclusivamente su KDE. Quando nel mondo Ubuntu si accenna all'idea di far partire un nuovo progetto derivato dalla distribuzione di base, ecco che immediatamente parte un sondaggio fra gli utenti per sapere quale ambiente desktop deve essere usato. Immancabilmente Gnome vince di gran lunga. Non scordiamo poi che Ubuntu stessa è partita nel 2004 come distribuzione esclusivamente Gnome, e solo più tardi, visto l'enorme successo, si sono agganciate altre versioni con KDE e XFCE. Ubuntu è difatto diventata una distribuzione dominante e globale, per tutti i gusti, ma la versione Gnome resta comunque quella leader, di riferimento.

È opinione diffusa che gli utenti di Windows che decidono di recidere il cordone ombelicale (altra pillola blu per intenderci), e passare al pinguino debbano adottare KDE perché è l'ambiente desktop più vicino a Windows e quindi meno scioccante. Il passaggio alla libertà insomma sarebbe più morbido con KDE rispetto ad altri ambienti. Non per fare del sarcasmo, ma fossi al posto di chi sviluppa KDE non lo prenderei come un complimento. Con tutto l'impegno che ci mettono a fare il miglior ambiente desktop possibile, ecco che arrivano gli applausi perché il loro prodotto è il più simile a Windows! Mah. Contenti loro...
Io al contrario ritengo che chi cambia sistema operativo è perché ... vuole cambiare accidenti! A che mi serve impegnarmi ad imparare l'uso di un nuovo sistema per ritrovarmi con qualcosa di simile a ciò che già usavo e al quale ero abituato?
Nel 2004, quando ho tagliato i ponti con Windows (di netto), ho avuto il privilegio di poter provare Ubuntu Warty come LiveCD. Già solo questo fatto mi aveva impressionato: con Windows tutto questo non è possibile; o te lo installi, o niente. KDE appartiene allo stesso mondo libero di Gnome, quindi ha anche le stesse potenzialità, ma non incontra i miei gusti:
  • ha un'interfaccia troppo carica graficamente e troppo stile "cartoni animati". Mi dà l'idea di essere l'interfaccia creata apposta per i bambini, con tanti colori per attrarre la loro attenzione.
  • per ogni parte dell'interfaccia ci sono svariate possibilità di impostazione. Ogni pulsante, ogni angolo del desktop può essere personalizzato. Il risultato è che l'utente usa il PC solo per regolare tutte le impostazioni dimenticando di essere anche produttivo. Troppo tempo perso dietro all'ambiente desktop.
  • per ogni compito da svolgere con il PC ci sono troppe offerte di programmi simili che fanno più o meno la stessa cosa. Questa critica non è solo mia, ma è una delle più frequenti mosse a KDE. Pare che con KDE4 finalmente ci si muova verso una pulizia in questo ambito. Staremo a vedere alla prova dei fatti.
  • Alla sua nascita KDE era il primo ambiente grafico per Linux basato però sulle librerie grafiche QT che allora non erano libere. Molto male, anzi molto bene, perché come risposta libera è nato il progetto Gnome. Solo successivamente l'azienda produttrice delle librerie QT, la TrollTech, le ha rese libere nella versione Linux, mentre per la versione Windows sono restate a pagamento fino a poco tempo fa. Queste origini "oscure" e poco consone alla filosofia del pinguino non hanno certo favorito le mie simpatie per KDE, e hanno enormemente accentuato quelle per Gnome. Chi critica Gnome perché rispetto a KDE a volte ha ancora delle parti gestite in modo non del tutto coerente, non deve scordarsi che Gnome è partito da zero, con codice completamente libero, e in ritardo rispetto a KDE.
  • In generale la filosofia del "tutto e in abbondanza", anzi in eccesso adottata finora da KDE non mi piace. Preferisco di gran lunga la filosofia minimalista di Gnome che fornisce le funzionalità solo laddove e quando servono. Molte impostazioni in Gnome sono implicite e già configurate dopo l'installazione permettendo all'utente di concentrarsi immediatamente sul lavoro vero che deve fare con il PC e non perdersi nel mare delle impostazioni e delle opzioni.
Più o meno questa è la mia posizione sull'argomento, e credo proprio che se Gnome continua a progredire in modo pulito e coerente come finora ha fatto, e se KDE continua a presentarsi come ora, non c'è pericolo che io venga tentato un giorno di scaricare Kubuntu invece di Ubuntu.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Ho la fortuna di non essere dipendente dal mondo windows (provengo da Amiga), per cui non avevo pregiudizi di sorta quando mi sono avvicinato a linux (nel 2002).
Non conoscendo i vari wm, ho provato sia che kde. Con gnome nn mi piaceva il fatto di dover aprire decine di finestre, per arrivare ai files che mi interessavano, mentre con kde, settato con "vista ad albero", mi ha soddisfatto immediatamente. Insomma, preferisco kde a gnome solo per l'uso intesivo che faccio nello spostamento di files.
Forse è possibile anche con gnome, ma non sono riuscito a capire come configurarlo. Non sono un fan di kde (graficamente, trovo più carino gnome), e se mi dici che è possibile usare la configurazione ad albero nella gestione dei files, sono prontissimo ad installarmi ubuntu al posto di kubuntu.
byez

Unknown ha detto...

Ciao mau,

prima di tutto ti ringrazio per aver letto qualcosa sul mio blog (mica ovvio nel mare di blog esistente).

Per quanto riguarda il tuo problema stai pure tranquillo: Gnome tutto può.
Scherzi a parte per cambiare il modo in cui le finestre ti appaiono basta che apri una finestra Nautilus e apri l'opzione menu "Modifica/Preferenze". Poi accedi alla scheda "Comportamento" e attivi l'opzione "Aprire sempre in finestre di esplorazione"
Chiudi la finestra di Nautilus e riaprila e vedrai che tutto è cambiato.
La differenza fra il comportamento attuale del tuo Gnome e quello nuovo la vedi a questo link
http://www.gnome.org/projects/nautilus/screenshots.html

dove la prima immagine ti mostra come Gnome si comporta ora e quella sotto ti mostra come si comporterà dopo la modifica dell'opzione che ti ho detto.
Per far apparire/sparire l'albero delle cartelle (e anche altro) a sinistra ti basta usare il tasto F9.

Questo è quanto. Se hai altre domande fatti sentire con altri commenti qui.

Che Gnome sia con te.

Unknown ha detto...

Non mancherò di importunarti ancora, visto che il mondo gnome mi è sconosciuto.
Adesso cerco una distro con gnome, e me la installo.
Ho visto gli screenshots, ma non è la soluzione che uso normalmente con kde. Cioè, desidero l'albero sia sulla finestra a sx che su quella dx.
byez

Anonimo ha detto...

Complimenti per l'articolo, io uso ubuntu da due anni circa, assieme a windows purtroppo, dato che ho bisogno di programmi che non girano con wine e con emulatori vari.
La prima versione che scaricai per prova fu appunto, Kubuntu, in quanto ho sempre avuto una antipatia per il mac e mi sembrava che gnome fosse simile.
Per farla breve, kde non mi piacque per niente, troppo plasticoso, pieno di animazioni inutili, troppo colorato, non mi piaceva niente. Passato a gnome, l'ho adorato subito, incredibilmente. E continua a piecermi sempre di più.
Ciao!
David di Livorno